Piante idroponiche in vetro: quali sono e come curarle

pianta idroponica

Le piante idroponiche in vetro sfruttano un metodo alternativo per crescere. Si tratta di una coltivazione senza l’uso della terra, ma di sola acqua. La mancanza di terra e la varietà di piante adatte a questo tipo di coltura, come vedremo, si prestano a diventare degli affascinanti e suggestivi elementi di arredo per la propria casa.

Tuttavia, le piante sono degli esseri viventi, e lungi dall’essere degli oggetti per abbellire il soggiorno, hanno bisogno di cure come scopriremo.

Coltura idroponica, la coltura in acqua

Le piante idroponiche, ossia che crescono grazie alla coltura idroponica, come suggerisce la stessa parola, sfruttano solo l’acqua. “Idroponico”, infatti, deriva dal greco antico dove “hydro” sta per “acqua” e “ponos” significa lavoro. Nel giardinaggio idroponico, l’acqua fa tutto il lavoro, ossia: fornire nutrienti alle radici delle piante.

È un metodo per coltivare un’enorme varietà di piante anche commestibili (verdure come la lattuga e persino alcuni frutti). Le piante da idroponica possono essere mantenute in casa tutto l’anno. Un sistema di coltura idroponica non occupa molto spazio e funziona ugualmente in qualsiasi parte della casa. Ovunque venga posizionato il vaso in vetro, le piante immerse cresceranno più velocemente rispetto a quelle piantate nel terreno.

Per crescere, le piante hanno bisogno di acqua, luce solare, anidride carbonica e sostanze nutritive. In una coltura tradizionale, le radici delle piante devono cercare i nutrienti nel terreno. Quando si scelgono delle piante idroponiche, invece, i nutrienti vengono disciolti nell’acqua che circonda le radici, quindi le piante hanno un accesso ancora più facile al nutrimento di cui necessitano. Da qui la loro crescita più rapida e rigogliosa.

Come curare le piante idroponiche?

 Esistono diversi tipi di sistemi idroponici. In alcuni, le radici delle piante sono immerse nell’acqua (con dei vasi in vetro trasparente l’effetto estetico è molto suggestivo). In altre colture idroponiche le piante crescono in una sorta di sostituto del terreno, come l’argilla o la corteccia invecchiata. Si tratta di piante molto facili da mantenere in casa poiché l’assenza di terriccio evita l’insorgere di parassiti e di infezioni o malattie nelle piante. In più, richiedono molta meno acqua rispetto alle piante in vaso tradizionale, quindi il concetto di “annaffiatura” viene ridimensionato e modificato di molto.

Attenzione comunque a non sbagliare la dose di acqua per le annaffiature: se gestite in modo errato, possono essere causa di un possibile disseccamento o di un’asfissia botanica.

Oltre a questo accorgimento, la facilità di cura delle piante idroponiche le rende ottime per gli appartamenti e per i neofiti dato che richiedono davvero poche attenzioni. Possono rimanere tranquillamente senza cure anche per un breve periodo di tempo, ad esempio quando si va in vacanza.

Quali piante si possono coltivare in idrocoltura?

Non tutte le piante sono adatte alla coltura idroponica. Quelle che meglio si prestano a questo tipo di coltivazione sono:

  • Ficus
  • Calathea
  • Pothos
  • Dracena
  • Clusia
  • La pianta del caffè
  • Filodendro
  • Asplenio
  • Aglaonema
  • Orchidea
  • Hibiscus
  • Anthurium
  • Kalanchoe

Per la coltura in acqua sono necessariamente sconsigliate tutte le piante grasse, esclusa l’Aloe, che si presta bene a questo metodo. Piante da foglia o piante fiorite, solo la sensibilità e il gusto personale possono rappresentare una discriminante per scegliere la tipologia adatta al proprio appartamento. In ogni caso, le piante idroponiche, come accennato, sono facili da curare ma anche e soprattutto belle da vedere grazie ai vasi in vetro trasparenti che mostrano gli affascinanti  intrecci che le radici formano sott’acqua.

Fiore lisianthus caratteristiche e origini

fiore lisianthus

Cosa significa il lisianthus fiore e come mantenerlo in vaso

Il lisianthus fiore (conosciuto anche come eustoma) è sempre il più scelto durante le cerimonie. Sia come fiore da portare all’occhiello, che come elemento principale nei bouquet o per gli addobbi floreali. Le ragioni sono da ricercare sia nella sua resa estetica, simile alla bellezza della rosa (con diverse tonalità e dalle dimensioni più contenute), sia per il suo significato nel linguaggio dei fiori.

Il lisianthus fiore racchiude diversi simbolismi e vengono scelti per veicolare vari messaggi. In più, spesso impreziosiscono le case se mantenuti in vaso nel corretto modo.

Scopriamo l’affascinante mondo di questo bellissimo fiore dalle dimensioni compatte e dalle tonalità sognanti, il cui nome deriva dal greco e non a caso vuol dire “bocca bella”.

Lisianthus fiore: caratteristiche e origini

Il fiore lisianthus è un annuale erbaceo. Per gli amatori non esperti, questo vuol dire che si tratta di una pianta non legnosa, che fiorisce una volta all’anno. Le sue origini vanno ricercate nelle zone calde e secche come il sud-ovest degli Stati Uniti e il Messico. Infatti, agli albori, il lisianthus fiore faceva parte di una specie di fiori selvatici americani, ma in una periodo ancora antecedente, veniva coltivato come fiore di campo in Giappone.

La specie coltivata per produrre i lisianthus da recidere è l’eustoma russellianum. Questa pianta può raggiungere fino a 60-90 cm circa di altezza e le sue fioriture possono espandersi fino a 1 metro o più in piena maturità. Tuttavia, esistono anche varietà nane che crescono solo fino a 20cm, perfette da mantenere in vaso.

Lisianthus Eustoma
Lisianthus Eustoma

Il lisianthus fiore ha comunemente toni del lavanda, viola e indaco, ma è possibile trovare anche il fiore lisianthus bianco, rosa e, solo occasionalmente, rosso e giallo. I fiori lisianthus a fiore doppio, ossia che presentano più petali (come se fosse un fiore nel fiore) somigliano alle rose, come accennato, oppure alle peonie. Invece, quelle a fiore singolo somigliano più a papaveri o tulipani.

Nonostante somiglino alle rose, sono molto più resistenti e possono aggiungere un aspetto più rustico, shabby chic, alla sala per le cerimonie, ad esempio.

Lisianthus significato in base al colore

Il significato più comune attribuito al lisianthus fiore è la gratitudine. È un dono floreale, dunque, che si utilizza per inviare un messaggio di apprezzamento. Ad esempio un riconoscimento formale per i servizi che qualcuno ha reso, oppure anche come messaggio più intimo per ringraziare un amico o qualcuno che si è reso utile ed è stato vicino nel momento del bisogno.

I fiori lisianthus in regalo, quindi, vogliono proprio dire: “Ti apprezzo e ti sono grato”. Dato il messaggio che portano, infatti, si dice che sia proprio per questo che la pianta per germogliare abbia bisogno di condizioni specifiche, ma poi cresce e sboccia in un fiore resistente e bello. Proprio come la gratitudine e l’apprezzamento nei confronti di una persona.

Un altro significato diffuso del fiore lisianthus è il legame permanente, amore e devozione eterni, per questo è così scelto anche nei matrimoni. Un diamante è per sempre, ma anche un lisianthus.

Questi significati possono essere arricchiti di sfumature in base al colore scelto per il fiore. Infatti, associando la simbologia dei fiori con la semiotica dei colori, è possibile inviare messaggi muti davvero ricchi di significati. Ad esempio, un fiore lisianthus bianco all’occhiello dello sposo vorrà dire: devozione, fedeltà, purezza del legame con la sposa. Un mazzo di lisianthus blu a un amico o parente, invece, vorrà esprimere gratitudine e serenità, fiducia nel rapporto e affetto.

Cosa significa il lisianthus nell’astrologia?

Dal punto di vista astrologico, il lisianthus fiore è associato al segno del Sagittario (nati tra il 23 novembre e il 21 dicembre). Dunque si tratta di un fiore che può esprimere le stesse caratteristiche dei nati sotto questo segno, come l’indipendenza, l’avventura, la sincerità, la schiettezza. Un regalo floreale perfetto per un parente, amico o innamorato nato in questo periodo dell’anno.

Lisianthus come prendersene cura

 Se ricevi un mazzo di fiori lisianthus e vuoi mantenerli in vaso, allora si consiglia di recidere dai 2 ai 5 cm di gambo con un coltello o delle cesoie pulite. Riempire un vaso di acqua e rimuovere le foglie inferiori in modo che non rimangano immerse. Cambiare regolarmente l’acqua al vaso quando il livello dell’acqua scende a circa 1/3. Tenere il vaso di lisianthus lontano da frutta matura, correnti d’aria e luce solare diretta.

La vita media del lisianthus fiore appena reciso va da 10 giorni a 2 settimane. È possibile prolungarne il mantenimento in vaso con conservanti per fiori o soluzione di zucchero e acqua.

Come accennato, poi, esistono delle versioni di Eustoma nana che possono essere coltivate anche in vaso in casa. Fioriscono in tarda primavera e sono perfette per i principianti, per chi non ha proprio il pollice verde, perché necessitano di pochissime cure.

Bisogna cercare di mantenere il terreno del vaso umido, che non diventi né asciutto né fradicio. Amano il sole ma non diretto, quindi bisogna studiare la posizione giusta sia che si tenga in casa sia sul davanzale o sul balcone. Meglio scegliere una zona dove arrivi la luce ma trasversalmente.

Arrivati al periodo della fioritura, se tutto è andato per il meglio, questa pianta sarà in grado di regalare bellissimi fiori da potare e usare per abbellire la casa, gli occhielli dei vestiti, oppure semplicemente da donare in mazzolini.

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Alstroemeria o Giglio Peruviano

Alstroemeria o Giglio Peruviano

Alstroemeria o Giglio Peruviano: segreti per la coltivazione e i significati

L’alstroemeria o giglio peruviano (detto anche Giglio degli Inca) è un arbusto perenne originario delle zone montuose dell’America Meridionale. La pianta è rizomatosa e presenta delle radici carnose che producono steli non ramificati, con all’estremità un’infiorescenza ombrelliforme formata da 3-7 fiori imbutiformi con 6 sepali. Le lunghe foglie sono verdi, alterne, rigide e appuntite, con la pagina inferiore spesso rivolta verso l’alto. L’alstroemeria è una pianta perfetta per la composizione di aiuole e per le bordure. Sono adatte anche per la coltivazione in vaso, in particolare con le varietà nane si possono creare insiemi molto attraenti piantando i rizomi vicinissimi tra loro.

Alstroemeria: significato del fiore

Nel linguaggio dei fiori e delle piante, mantenendo la simbologia della ragione peruviana, l’alstroemeria è considerato un simbolo della vittoria del bene, nell’eterna lotta tra bene e male. Per questo motivo, spesso, il giglio peruviano è utilizzato come ornamento in moltissime cerimonie festive e nei riti tribali. Quando si aggiunge un’alstroemeria all’interno di un mazzo di fiori o in un bouquet, questa rappresenta il sentimento della devozione. Questo fiore rappresenta anche l’amicizia con tutte le sue sfumature positive e negative. Come quasi tutte le tipologie di piante, il fiore alstroemeria significato cambia anche in base al colore:

  • alstroemeria rosa simboleggia un atteggiamento estremamente gentile nei confronti di chi lo riceve
  • alstroemeria bianca rappresenta una enorme responsabilità per la regala, infatti, rappresenta la vicinanza spirituale e profonda tra due persone
  • alstroemeria rossa porta con sé un messaggio di amore travolgente e di sentimenti forti per la persona che li riceve
  • un bouquet di alstroemeria gialla è un augurio di buona fortuna

 

Alstroemeria in vaso

L’alstroemeria aurea si può coltivare sia in terra che in vaso e quest’ultima permette di ottenere dei grandi risultati, sfruttando questa pianta nei suoi periodi di massima bellezza. Quando l’alstromeria fiorisce infatti, il vaso si può mettere in bella vista in casa mentre quando la pianta sfiorisce si può spostare il vaso e metterlo in un angolo del giardino. Per coltivare una alstromeria in vaso è possibile comprare una pianta e metterla subito a dimora. Il terriccio universale è l’ideale per questa pianta e il vaso deve essere grande almeno una volta e mezza il vaso nel quale la pianta si trova. A questo punto è possibile riempire il vaso mettendo uno strato di 2 centimetri di argilla espansa o di altro materiale drenante, sopra il quale aggiungere del terriccio.

Dopo aver steso anche questo primo strato di terriccio, togliere la pianta di alstromeria dal suo vaso e posizionarla nel nuovo vaso avendo cura di mettere la pianta centrale, in mezzo al vaso. Fatto questo riempire il vaso con il terriccio ai lati del pane di terra fino a colmare tutto lo spazio vuoto. Annaffiare con cura il vaso facendo compattare per bene la terra che si ridurrà di volume e se necessario aggiungere dell’ulteriore terriccio per colmare eventuali vuoti.

Fiori per compleanni, matrimoni, comunioni e altri eventi

Fiori per compleanni, matrimoni, comunioni e altri eventi

Un mazzo di fiori è sempre un regalo gradito e adatto a diverse occasioni. Tramite il linguaggio dei fiori è possibile comunque scegliere quale mazzo regalare a seconda dell’evento da celebrare. Ad esempio, esistono fiori per compleanni, fiori per matrimonio a giugno a luglio, fiori per comunioni. Scopriamo quali fiori per eventi donare a seconda dell’occasione da festeggiare tramite il loro significato simbolico e il periodo di fioritura.

Linguaggio dei fiori per eventi: un messaggio per ogni occasione speciale

Sapevi che in cosiddetto “linguaggio dei fiori” in realtà si chiama “floriografia”? Tramite la scoperta di questo linguaggio appartenente alla simbologia legata a fiori e piante, fin dall’antichità i fiori vengono usati per inviare un messaggio non verbale al destinatario. Col tempo, il significato di alcuni fiori è entrato a far parte dell’immaginario comune. Ad esempio, nessuno avrebbe dubbi su quale messaggio voglia inviare un persona che regala a un’altra un mazzo di rose rosse. Amore, passione, romanticismo.

Per questo motivo oltre a un linguaggio, i fiori per eventi hanno anche una loro etichetta, un galateo da rispettare. Conoscendo quali fiori specifici regalare per un compleanno, per un matrimonio, per una nascita e per qualche altra occasione speciale, non si rischierà di fare delle gaffe.

Scopriamo cosa regalare quando bisogna scegliere fiori per 18 anni, fiori per comunioni, e altro, in base al loro corretto significato e in base anche al periodo migliore, alla loro stagionalità.

Fiori per compleanni: quali scegliere anche in base al mese

 Scegliere di regalare un mazzo di fiori per compleanni è un’ottima idea in ogni caso. Non solo quando non sai proprio cosa regalare al festeggiato, non solo quando non lo consoci abbastanza; un mazzo di fiori sarà sempre gradito. È possibile non lasciare nulla al caso e scegliere fiori per compleanni in piena fioritura, quindi uno per ogni mese dell’anno, e che abbiamo ovviamente abbiano un significato ben preciso. Hai un’amica che compie gli anni a gennaio? Scegli un fiore invernale che esprima amicizia e buona fortuna, ad esempio!

Gennaio: Garofani. Significano amore e ammirazione.

Febbraio: Viola. Fedeltà.

Marzo: Narciso. Sottolinea un augurio per nuovi inizi come il nuovo anno pieno di opportunità che si apre alla persona che ha appena compiuto gli anni.

Aprile: Margherita. Semplicità e innocenza. Dona un mazzo di margherite per il compleanno a una bambina, ad esempio.

Maggio: Giglio. Amore puro.

Giugno: Rosa. Cambiando colore, cambierà anche il significato della rosa da regalare per il compleanno. La rosa rossa vuol dire passio, la rosa arancione invece vuol dire gioia, amicizia, ad esempio.

Luglio: Ninfea. Celebrazione di un evento e rinascita spirituale nonché fisica.

Agosto: Gladiolo. Significa forza. Questi sono degli ottimi fiori per compleanni da regalare anche a un uomo.

Settembre: Aster. Affetto, amore.

Ottobre: Calendula. Regala questo fiore per compleanno a una persona che ama l’eleganza.

Novembre: Viola. Chi lo dona augura al destinatario buona fortuna per tutto.

Dicembre: Narciso. Augurio di ricchezza e felicità.

 

Fiori per matrimonio: quali regalare, quali scegliere per l’allestimento

 La scelta dei fiori è molto importante soprattutto nei matrimoni. I fiori, infatti, vengono portati all’altare fra le mani nella sposa, ma si trovano anche nelle sale della cerimonia e come centro tavolo per il ricevimento. Di solito, si tratta di allestimenti floreali abbinati fra di loro, che richiamano i colori e la forma del bouquet della sposa; altre volte si può osare con combinazioni più vivaci e colorate.

I fiori per matrimonio di solito sono bianchi per esprimere il candore, la purezza e la fedeltà del nuovo amore appena suggellato. Tuttavia, possono avere dei diversi significati in base alla loro tipologia. Vediamo quali regalare, quali scegliere per il bouquet o per l’allestimento della sala.

Rose: Uno dei fuori più belli e più scelto. Simboleggia l’amore, ma la versione bianca, in particolare, esprime purezza e candore. Le rose fioriscono in tarda primavera e durano tutta l’estate, quindi sono un’ottima scelta di fiori per matrimonio a giugno o anche fiori per matrimonio a luglio. Tuttavia, alcune varietà rifioriscono anche in autunno.

Peonie: Il loro messaggio è legato all’immortalità e alla buona fortuna. Sono fiori per eventi che donano al destinatario un messaggio di buono auspicio. Il periodo della peone inizia a maggio e termina i primi di giugno, è un periodo molto breve nonostante il loro significato di durevolezza e immortalità.

Orchidea: La varietà bianca, la più scelta per i matrimoni, esprime purezza e innocenza, mentre quella con sfumature rosa significa amore duraturo ma anche passione e femminilità. Esistono tantissime varietà di orchidee, quindi per capire il periodo ideale, bisogna anche scegliere la tipologia specifica. Ad esempio, quella più diffusa, l’orchidea farfalla, fiorisce da dicembre ad aprile, mentre altre varietà possono avere un periodo di fioritura che va da gennaio a marzo.

Calle: Fiori per matrimonio che assumono diverso significato a seconda del loro colore. Le calle bianche indicano il candore, quelle colorate anche l’amore appassionato. Le calle, indipendentemente dalla loro varietà hanno un periodo di fioritura che va da maggio/giugno fino a settembre.

Margherite: Fiori per matrimonio, per bouquet semplici in stile shabby chic magari. Sono un evergreen per essere regalate durante le nozze oppure essere usate per allestire le sale. Durante il Medioevo, le margherite venivano usate dalle donne per confessare il loro amore ai cavalieri. Simboleggiano quindi la dichiarazione d’amore e vengono usate come proposta di matrimonio fin dai tempi antichi. Il loro periodo va da maggio a metà settembre o anche oltre (e per questo sono scelte anche come fiori per matrimoni autunnali).

Ranunculo: È un fiore per eventi che deriva dalla combinazione di una rosa e una peonia. Si racconta che Gesù abbia donato alla Madonna proprio un mazzo di ranuncoli. Secondo il linguaggio dei fiori sta a significare l’attrazione fisica, l’amore che perdura nel tempo, ma anche la devozione. Il periodo di questo fiore per matrimoni è verso la fine della primavera e dura tutta l’estate.

Tulipano: Il tulipano rappresenta e augura anni felici di amore duraturo. Il periodo di fioritura dipende dalla varietà scelta e dalla zona. In Italia, i tulipani da poter usare come fiori per eventi fioriscono tra la seconda metà di marzo, e la fine di aprile, primi di maggio.

Ortensia: È un fiore scelto per i matrimoni che rappresenta gratitudine, grazia, bellezza e felicità. Il suo periodo di fioritura e quindi splendore è tra la primavera e l’estate.

Quali fiori per anniversario di matrimonio: nozze d’argento e d’oro

 Quali fiori regalare per un matrimonio che non si è appena celebrato ma che invece si sta rinnovando dopo diversi anni felici? L’etichetta dei fiori per eventi vuole che per la nozze d’argento (25 anni di matrimonio) si regalino gli iris che nel linguaggio dei fiori vogliono dire: fede e speranza nel futuro. Il periodo dell’iris è maggio fino a giugno e dopodiché agosto e settembre per alcune varietà.

Un mazzo di iris, infatti, potrebbe essere un buon auspicio per una coppia così longeva da arrivare alle famigerate nozze d’oro. I fiori per le nozze d’oro sono le rose gialle. Queste rappresentano l’amicizia, la saggezza e la gioia, il che rappresenta una perfetta sintesi dei sentimenti tra una coppia che arriva a festeggiare i 50 anni di matrimonio insieme. Le rose gialle fioriscono da maggio fino a settembre.

Fiori da regalare per una nascita

 I fiori per eventi come le nascite possono essere scelti in base al sesso del bambino. I mazzi realizzati per celebrare la nascita di una bambina, di solito, sono completi di rose e gigli rosa (fioritura fine dell’estate e inizio autunno, massimo splendore a settembre), margherite bianche e alstroemeria viola e lavanda (la fioritura per quest’ultime inizia in tarda primavera e dura tutta l’estate). Questi fiori, se presi separati o combinati in un bel bouquet d’augurio, nel loro linguaggio stanno a significare: femminilità, purezza, candore, gioia, serenità e benessere.

I bouquet per i maschietti, invece, si compongono di solito con delphinium (fiorisce a giugno e luglio) e ortensie blu insieme a margherite bianche. Questi fiori nella floriografia stanno a significare amore sincero, semplicità, cuore aperto, purezza.

Fiori per battesimo bimba e bimbo

 Durante la cerimonia di battesimo in chiesa, il bambino, maschio o femmina che sia, indossa un tradizionale abito bianco e l’altare è tipicamente decorato con fiori bianchi. Dunque, così come per i matrimoni più classici, l’atmosfera che si ricrea tramite i fiori per un battesimo è ugualmente di purezza, di calma, di candore, di innocenza e virtù. Si scelgono rose, gigli, garofani, gladioli, orchidee, ortensie e calle. L’allestimento della chiesa, comunque, può anche includere fiori rosa dalle sfumature tenui come rose, garofani e gerbera oppure fiori blu come ortensie, iris o il nontiscordardimé.

Quali fiori regalare per la comunione?

 Di norma alla Prima Comunione segue una messa domenicale. In questa celebrazione religiosa sono coinvolti molti addobbi floreali e diversi mazzi di fiori regalati ai bambini o indossati come ghirlande sul capo dalle bambine. I gigli bianchi, in particolare i gigli della Madonna (periodo fioritura tra maggio e giugno), in quanto rappresentano la purezza della Vergine, sono alcuni dei fiori per eventi più apprezzati per una Prima Comunione. Oltre ai gigli, è possibile usare e regalate le rose rosa, che simboleggiano la grazia, le rose color pesca, che simboleggiano la modestia, le margherite, che simboleggiano l’innocenza e il caprifoglio (fiorisce da maggio e resiste fino all’inizio dell’inverno), che simboleggiano la devozione.

 

 

Gerbera fiore: significati, fioritura, mantenimento

gerbera fiore

La gerbera fiore è una pianta perenne, che spesso viene confusa con la margherita. In effetti la dimensione e la struttura dei petali è molto simile, quindi non stupisce la confusione che potrebbe generare tra i non esperti. Tuttavia, la gerbera è un fiore con delle caratteristiche tutte sue, a partire dalla tavolozza dei colori allegri e vivaci che possono sfoggiare i suoi petali, fino al loro significato nel linguaggio dei fiori.

Cerchiamo di rispondere a più domande possibili circa la gerbera fiore. Dal messaggio che si vuole comunicare quando si dona a un’altra persona, alla sua fioritura e al mantenimento sia in casa che all’aperto.

Gerbera fiore significato

 La gerbera è un fiore originario del Sud Africa. Come accennato, è una pianta perenne, quindi una delle sue caratteristiche per cui viene spesso scelta è la sua durevolezza. È un fiore di dimensioni medie-piccole e la lunghezza del suo stelo può variare dai 20 ai 70 centimetri. I colori dei suoi petali toccano una serie non indifferente di bellissime sfumature luminose, che vanno dal tenue rosa e pesca, fino al rosso più intenso e giallo brillante.

Viste le sue origini africane, la gerbera fiore culturalmente è portatrice di significati legati alla magie di quelle terre da Le mille e una notte. A seconda del colore scelto, la gerbera può acquisire diversi significati nel linguaggio dei fiori, ma generalmente comunica il concetto di felicità.

Per gli antichi egizi, la gerbera era il simbolo del dio Sole e della vicinanza del cielo alla Terra. Più avanti nei secoli, invece, il popolo dei Celti credeva che la gerbera fiore avesse poteri curativi; nello specifico, che avesse il potere di alleviare il dolore e lo stress. Nel corso del tempo, in seguito, il significato della gerbera si è arricchito ancora di più, e diverse fonti letterarie testimoniano come questo fiore fosse utilizzato spesso come simbolo non solo di felicità, ma anche dei cuori puri dei bambini: dunque, innocenza e vitalità.

Linguaggio dei fiori gerbera: come cambia in base al colore

Esiste un linguaggio dei fiori, ma anche un linguaggio dei colori. Messi insieme, questi due elementi, generano un intero racconto di cosa si voglia comunicare attraverso la scelta della gerbera fiore e di un particolare colore.

Gerbera arancione: Allegria e calore. Da regalare agli amici vecchi e nuovi per omaggiare l’affetto e l’entusiasmo del rapporto.

Gerbera rossa: Amore e passione. Così come per le più comuni rose, anche regalare un mazzo di gerbere rosse comunica un amore molto diverso da quello dell’amicizia.

 Gerbera rosa: Grazia, ammirazione ma anche compassione. Indicate per occasioni in cui si vuole augurare una pronta guarigione o per ringraziare qualcuno che si è speso tanto per aiutare qualcun altro. In aggiunta, un mazzo di gerbere rosa possono anche comunicare la gioia di un nuovo flirt, di un sentimento più leggero e civettuole rispetto a quello delle gerbere rosse.

Gerbera gialla: Come quelle color arancione, anche queste esprimono messaggi d’amicizia. Comunicano alla persona amica la propria volontà di esserci sempre anche nei momenti difficili. In più, un mazzo di gerbere gialle possono essere regalate sul posto di lavoro, per dimostrare apprezzamento per l’impegno a un collega.

Gerbera viola: Classe ed eleganza. Un messaggio raffinato per comunicare comunque l’inizio di un gioco di seduzione. Gerbera bianca: Beatitudine e innocenza. Utilizzate anche per i matrimoni, vengono regalate per comunicare a qualcuno la propria felicità sincera e la gratitudine. Dunque, è bene scegliere il colore più adatto a ciò che si vuole comunicare quando si dona la gerbera fiore. Attenzione, inoltre, a non regalare un mazzo di gerbere coperto: questo starebbe a significare che chi fa il dono ha qualcosa da nascondere.

In generale, la gerbera è anche molto utilizzata quando si vuole augurare felicità e buona fortuna per una nuova impresa: che sia un viaggio, un trasloco o la nascita di un bambino.

Quanto dura una pianta di gerbera?

La gerbera fiore viene spesso ripiantata dopo un anno. Tuttavia, in buona condizioni, riescono a durare anche da 2 a 3 anni. La fioritura di gerbere si prolunga per diverse settimane dopo la loro prima comparsa. Per preservare e mantenere la fioritura bella e luminosa è bene controllare la temperatura e fare in modo che non superi i 20° circa. Infatti si tratta di fiori prettamente primaverili che fioriscono ad Aprile. Il caldo cocente estivo interrompe la loro fioritura; così per continuare a godere della loro bellezza, di solito si trasferiscono in casa dopo che sbocciano.

Gerbera cura in casa

La gerbera fiore è famosa per la sua capacità di ripulire l’aria da tricloroetilene, formaldeide e benzene. Inoltre, un vaso in camera è ottimo per conciliare il sonno poiché la gerbera continua a rilasciare un flusso continuo di ossigeno durante le ore serali a differenza di altri fiori, che invece, rallentano la loro produzione nelle ore notturne.

In generale, i fiori gerbera sono facili da coltivare e mantenere in casa perché c’è molto più controllo sulla temperatura. Nonostante questo, però, è comunque consigliabile sostituire i fiori ogni anno o 2.

Mimosa: cosa simboleggia, il fiore della festa delle donne

Mimosa: cosa simboleggia e perché è il fiore della festa delle donne

La mimosa è una pianta originaria dell’isola di Tasmania in Australia, appartenente alla famiglia delle Mimosaceae ed è molto utilizzata come pianta da ornamento. Grazie alla sua magnifica e profumatissima fioritura la possiamo ammirare nei parchi e nei giardini di tutta Italia, anche allo stato spontaneo. Nel linguaggio dei fiori la mimosa simboleggia la forza e la femminilità, ma in verità la sua simbologia riguarda sia la sfera maschile che femminile.

Quando si decide di regalare il fiore di mimosa ad una persona, è bene ricordare che si sta riconoscendo la sua importanza e la sua identità e che vi state impegnando a mantenere questa persona viva e solare, proprio come fareste con questa pianta che ha bisogno di luce e di essere annaffiata con costanza. Comunicare anche che provate una stima segreta per questa persona e che vi volete avvicinare con rispetto e delicatezza, nella speranza che il vostro amore venga ricambiato dopo averla scelta tra tante.

Fiore mimosa: significato

Il primo vero significato della mimosa è l’umiltà, infatti, questo fiore viene usato tra i simboli dai Massoni del Grande Oriente d’Italia, poiché ricorda il ramo d’acacia che permise di ritrovare nel deserto la tomba di Hiram Abiff di Tiro, maestro di perfezione, incaricato di costruire il Tempio di re Salomone, grazie ai meriti legati alla sua conoscenza delle arti costruttive. Hiram venne accidentalmente ucciso e poi seppellito da tre operai che volevano a tutti i costi sapere i suoi segreti di conoscenza, la quale in realtà era derivata da impegno e perseveranza.

Così il fiore della mimosa è divenuto simbolo di sopravvivenza alla morte di un uomo che si è fatto individuo, completo e riconosciuto dai suoi meriti: verità, ragione e giustizia. E richiama anche al sole, che puntuale muore e risorge ogni giorno, simbolo anche del divino. La mimosa in fiore esprime inoltre innocenza, libertà, autonomia, pudore e sensibilità. In Inghilterra, nello scorso secolo, le ragazze meno avvenenti erano solite infilare un fiore di mimosa nell’occhiello della giacca, della camicetta o fra i capelli per esibire la loro ideologia. Presso gli Indiani d’America, come già accennato, assumeva un significato diverso. In base a un’antica usanza, un rametto d’Acacia veniva donato da ogni giovane alla ragazza che gli aveva fatto palpitare il cuore. Questo perché, l’aspetto delicato di questo fiore nasconde forza e vitalità. Motivo, questo, per il quale la mimosa è diventata, presso questi popoli, simbolo di forza e femminilità.

Mimosa fiore festa delle donne

Proprio perché la mimosa simboleggia la forza e la femminilità, è stata scelta in rappresentazione della Festa delle Donne. Nel linguaggio dei fiori, infatti, quella delle donne è una forza che è però anche sinonimo di morbidezza, la stessa che impedisce alla volontà di spezzarsi, ben distante da quella remissività che la società vuole come segno di forza d’animo. È una forza intelligente che si emancipa dal proprio ruolo di femmina per sopravvivere nel mondo degli uomini, una forza che trova nell’unione la propria essenza e permette ad ogni persona di evolversi senza urtare la libertà del prossimo.

Proprio come ogni singolo fiore di questa pianta concorre nel suo piccolo a dare forma ad un albero maestoso. La mimosa pianta è anche femminilità, in antitesi al concetto di patriarcato: è il talento di considerare tutti gli individui alla propria pari, ma completi della loro storia personale. Esclude ogni forma di violenza che mira alla sottomissione di qualcuno in nome di una gerarchia, poiché ambisce alla collaborazione tra pari.

Fiore mimosa pudica

La mimosa pudica è una pianta coltivata a scopo ornamentale in vaso e in giardino, per la bellezza eterea dei suoi fiori e per il suo fogliame sensitivo molto decorativo. Si tratta di una pianta sempreverde di piccole dimensioni originaria dell’America meridionale appartenente alla famiglia Fabaceae (Leguminose). In Europa, Italia compresa, la mimosa pudica viene coltivata come pianta ornamentale rispettando alcuni accorgimenti colturali. La mimosa pudica, inoltre, è chiamata anche pianta sensitiva, perché è una pianta dotata di memoria che reagisce agli stimoli e memorizza le situazioni di pericolo.

Questo sua peculiare caratteristica è ancora oggi oggetto di studi e approfonditi esperimenti. Per gli esperti di botanica si tratta di un semplice meccanismo di difesa naturale che chiude le sue foglie in caso di forte vento, piogge, calore eccessivo, attacco da parte di insetti che si nutrono di foglie o se è l’uomo a stimolarle con il tatto. I responsabili di questa funzione sono dei cuscinetti o pulvini presenti alla

Fiore di peonia: simboli e significati

Fiore di peonia: simboli e significati

I fiori di peonia sono un genere di piante, appartenenti alla famiglia delle Peoniacee e chiamati anche Bomb Flower (fiore a bomba) proprio perché producono un fiore ornamentale con un’intensità di petali tale da lasciare in trepida attesa chiunque si trovi davanti a un bocciolo pronto a esplodere. Non sorprende, infatti, che i fiori di peonia siano utilizzati bouquet delle spose: questo accade anche per il significato, che può variare a seconda dei colori del fiore. Un fiore peonia bianca, ad esempio, è simbolo di purezza, candore e nobiltà d’animo.

 

Fiore peonia significato

Il fiore di peonia è sinonimo di stima, rispetto, eleganza ed un augurio per una lunga vita. In Europa è detta anche “rosa senza spine” ed è simbolo delle storie d’amore romantiche. Quando fiorisce, la pianta anche è simbolo di pace. In Oriente il suo significato cambia: la peonia è simbolo di nobiltà e raffinatezza. Nello yin e yang il fiore della peonia influenza positivamente vita armoniosa dell’uomo e della donna, ed è anche di buon auspicio per la prosperità economica e la fortuna negli affari. Nel linguaggio dei fiori la peonia indica timidezza e vergogna, imbarazzo.

Si regala la peonia quando ci si vuole far perdonare qualcosa da una persona amata. Secondo il significato tradizionale cinese della complementarietà degli opposti, il fiore di peonia è di influenza positiva sulla donna e sull’uomo per quanto riguarda il loro vivere insieme in armonia. Per creare una buona energia Feng Shui, quando si è alla ricerca di una compagna fedele e amorevole, un dipinto raffigurante le peonie cinesi o un vaso di questi fiori dovrebbe essere collocato all’interno del ‘settore matrimonio’, nell’angolo a sud-ovest della propria camera da letto, per attirarvi la partner ideale o per migliorare la situazione sentimentale e condurre o mantenere un matrimonio felice. Alcuni maestri di Feng Shui consigliano però a una coppia di anziani di non tenere in camera da letto l’immagine di una peonia in fioritura per evitare relazioni con donne più giovani.

 

Peonia fiore giapponese

Il fiore della peonia è tra i più venerati in Oriente da migliaia di anni come portatore di fortuna e di un matrimonio felice. Appariscente, lussureggiante, elegante incarna amore e affetto, prosperità, onore, valore, nobiltà d’animo e, in piena fioritura, pace. Simbolo di romantiche storie d’amore, spesso impiegata in occasione di matrimoni, infatti, la peonia si regala in occasione del 12° anniversario di matrimonio. Pianta vibrante e viva, ricca di magnifici fiori e di foglie verdi, il significato della peonia è anche un auspicio cinese di buona fortuna, così i dipinti che la rappresentano sono spesso appesi in casa come portafortuna e in ufficio per concludere buoni affari. Il fiore peonia bianca è il simbolo tradizionale delle giovani ragazze che si sono distinte per bellezza, ma soprattutto per arguzia; quelle rosse sono il simbolo erotico dei genitali femminili, per cui quando scende la rugiada, che rappresenta lo sperma, il fiore si apre.

La peonia corrisponde alla tarda primavera-inizio estate tra le raffigurazioni dei fiori cinesi delle quattro stagioni, insieme al loto, ai crisantemi, ai fiori di pruno e, quindi, diventa metafora della bellezza femminile e della riproduzione. Simbolo tradizionale nell’arte floreale orientale, questo fiore apparve dapprima nell’arte cinese per rappresentarne la forza vitale su quadri, porcellane, vestiti ricamati, paraventi dipinti e arazzi; in epoca contemporanea è spesso abbinata a raffigurazioni di uccelli e di bambù. Nelle raffigurazioni, il fiore peonia bianca simboleggia la purezza verginale delle ragazze, mentre quello di colore rosso è più simbolico della femminilità erotica.

Dopo l’introduzione del fiore in Giappone nel XVIII secolo, le immagini delle peonie sono comparse su arazzi, dipinti, stoviglie di porcellana, ricamate sui kimoni tradizionali in seta. Alla peonia sono anche dedicate molte poesie haiku, anche dai più famosi poeti e pittori, come Buson Yosa (1716-1784), che ne scrisse 28 haiku a tema su 3 mila, e Issa Kobayashi (1763-1828), con almeno 84 poesie su 20 mila haiku.

Rose stabilizzate in vetro: cosa sono?

Rose stabilizzate in vetro: cosa sono?

La magia dell’amore in una campana di vetro, proprio come nella romantica favola de “La Bella e la Bestia”. La rosa stabilizzata in vetro riscuote nel mondo sempre più successo perché si tratta di rose vere che rimangono inalterate anche per molti anni, senza necessità di essere annaffiate.

Come stabilizzare una rosa?

La stabilizzazione è un procedimento chimico che consiste nel sostituire i liquidi naturali del fiore con liquidi artificiali, che hanno un notevole potere conservante. Quindi le rose vengono disidratate (la linfa viene fatta evaporare naturalmente in 3-7 giorni) e reidratate con una miscela di glicerina, acqua e coloranti alimentari. Ciò avviene in un momento ben preciso della “vita” del fiore, vale a dire quando la rosa è separata dalla pianta ma non è avvizzita, ha ancora il suo florido aspetto originale: è solo adesso che viene stabilizzato il processo di crescita, affinché la rosa conservi l’aspetto setoso ed il colore vivido.

Per ottenere una rosa stabilizzata in vetro di qualità eccellente è molto importante la materia prima: sono sottoposte a tale procedimento solo rose attentamente selezionate, colte manualmente quando si schiudono al massimo del loro splendore. In virtù delle sue caratteristiche la rosa stabilizzata in vetro ha una valenza simbolica di eternità, e quindi si propone come il regalo ideale per onorare qualsiasi legame, augurando che la sua durata sia lunga e felice.

Rosa stabilizzata in vetro: significato

Come abbiamo appena detto, le rose stabilizzate in vetro sono chiamate anche le “rose eterne” ed è proprio da qui che nasce il suo significato, non soltanto in base al colore dello stesso, ma aggiunge anche una simbolica eternità al concetto di base. Questo fiore è dunque un dono perfetto per onorare qualsiasi legame, augurando che la sua durata sia lunga e salutare. Richiama una cosa che duri a lungo, appunto eterna, l’obiettivo di ogni relazione.

Nonostante ciò questo tipo di rose stabilizzate in vetro, non solo si possono regalare al proprio partner, ma rappresentano anche un regalo molto valido ad amici, genitori e ogni tipo di familiare. Infatti San Valentino è una buona occasione, però non l’unica visto che sia il giorno della mamma che il Natale sono altre occasioni ideali in cui regalare i nostri fiori stabilizzati.

Rosa stabilizzata “La bella e la bestia”

Sì dunque, parliamo proprio di lei, della rosa che nel cartone animato della Disney era al centro della storia romantica tra la Bella e la Bestia: la rosa incantata in elegante teca in vetro che può vivere per sempre! Uno dei simboli più famosi della speranza di incontrare nella vita l’amore vero?

Un principe biondo e viziato rifiuta, durante un ballo al castello, di dare ospitalità ad una vecchia che gli offriva una rosa rossa per dono. L’anziana donna, che in realtà era una maga, maledice il principe ed il castello con un terribile incantesimo che mantiene il castello in un inverno senza fine, trasforma tutti i servitori di corte in oggetti parlanti ed il Principe in una spaventosa Bestia.

La speranza che l’incantesimo si spezzi rimane appesa ad una rosa magica contenuta in una teca che lentamente perde i suoi petali e appassisce e solo se la Bestia incontrerà il vero amore prima che la rosa incantata perda l’ultimo dei suoi petali l’incantesimo si spezzerà e tutto tornerà come prima.

Come è nata la rosa della Bella e la Bestia?

Chi sogna di poter regalare la magica rosa rossa dentro la teca, simbolo autentico del vero amore che vince contro tutte le avversità e contro ogni pronostico, deve ringraziare una società che per prima ha prodotto e venduto online la “Rosa di Bella”, la rosa stabilizzata “La Bella e la Bestia”: la Forever Rose London.

La società, famosa in tutto il mondo per le sue rose e composizioni floreali più durature del mondo, è stata fondata nel Regno Unito e ha iniziato la propria attività affermandosi per le esclusive composizioni floreali per i ricevimenti a Buckingham Palace della famiglia reale inglese ma è diventata un vero e proprio colosso mondiale dopo aver inventato la rosa incantata di Bella capace di vivere “per sempre”. Ogni rosa commercializzata dalla Forever Rose London è ancora oggi venduta dentro una teca di vetro.

Rose stabilizzate in scatola, quanto dura?

Se la rosa è mantenuta al sicuro dentro la campana di vetro può durare per sempre, anche in assenza della luce del sole e senza acqua; se al contrario viene tolta dalla sua cupola protettiva manterrà comunque il suo aspetto originario e non appassirà per almeno 3 anni. L’imprenditore arabo-americano Ebraheem Al Samadi, ambasciatore del marchio Forever Rose London, afferma che in parte è merito delle rose che provengono da roseti coltivati in Sud America sui terreni vulcanici dell’Ecuador, molto ricchi di minerali, e hanno la particolarità di avere petali straordinariamente forti che crescono fino a dieci volte più spessi e cinque volte più grandi di qualsiasi altra fioritura di rose disponibile sul mercato.

Ma il segreto dell’immortalità delle rose è racchiusa principalmente in una “pozione segreta” che è costituita da una particolare miscela di glicerina e altri oli che preserva efficacemente i petali e i gambi delle rose, che sono autentiche, e le aiuta a rimanere fresche e vellutate.

Terrario ed ecosistema: come farli e dove comprarli

Terrario ed ecosistema: come farli e dove comprarli

Un paesaggio tropicale, di montagna o un bosco dentro una teca di vetro, un vero e proprio ecosistema che può essere tenuto anche sulla scrivania del proprio ufficio: parliamo del terrarium. Un elemento di design molto fine, adatto anche a coloro che pensano di non avere il pollice verde, perché la manutenzione delle piante contenute nel terrario è ridotta all’osso.

Terrario – ecosistema: che cosa è?

Un terrarium è composto da elementi vegetali, minerali e da microorganismi, che accostati tra di loro in un contenitore di vetro ricreano un paesaggio. All’interno del terrario in vetro, questi elementi interagiscono e si sviluppano come attori di un vero e proprio ecosistema. In pratica, il terrario viene creato nello stesso modo in cui paesaggista concepisce un giardino, ma in miniatura. L’arte della composizione dipende tanto da interessi estetici quanto biologici. Si tratta di esseri in coerenza con la realtà naturale, per questo motivo la scelta di associare diversi elementi viventi e minerali può sfociare in una simbiosi o in un fallimento.

Prima di realizzare una composizione in un terrario, è necessario anzitutto considerare le esigenze delle piante nel loro habitat naturale. L’assemblaggio delle piante secondo le loro necessità di umidità, luce e suolo, si fa associando quelle che non entrano in competizione tra loro a livello di rami o radici. Per esempio, non è possibile mettere nella stessa composizione i muschi di foresta e le cactacee perché non hanno le stesse esigenze di umidità. Per rimanere verdi, infatti, i muschi hanno bisogno di molta umidità che farebbe deperire un cactus.

Terrario ed ecosistema
Terrario ed ecosistema

Com’è nato il terrarium in vetro?

Nella prima metà dell’Ottocento, Nathaniel Bagshaw Ward, un medico inglese con una forte passione per la botanica e l’entomologia divenne il fautore di una vera e propria rivoluzione nel campo della botanica. Nel 1829, infatti, prese una crisalide di falena sfinge e la adagiò su un letto di foglie e terriccio all’interno di un contenitore di vetro, che poi andò a sigillare. Fece ciò con l’intento di osservare giorno dopo giorno il cambiamento e la metamorfosi della crisalide in farfalla. Nel frattempo, però, fece un’altra importante scoperta perché notò che l’acqua ristagnata sulle foglie, con il calore del giorno, tendeva ad evaporare formando una condensa che si depositava sui lati del barattolo chiuso. Durante la notte, quando le temperature scendevano, la condensa si organizzava in goccioline d’acqua che ritornavano a bagnare la base su cui erano adagiate le foglie venendosi così a creare un piccolo ecosistema perfettamente funzionante, ne fu dimostrazione la nascita di piccoli germogli di felce ed erba che spuntarono dal terreno e continuarono a crescere dentro il barattolo sigillato.

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Ecco quindi che, molto presto, i barattoli lasciarono il posto alle cassette in vetro molto più grandi, le cosiddette Wardian Case. Il funzionamento di quelle cassette fu così rivoluzionario da divenire una delle scoperte botaniche ed economiche più importanti dell’età vittoriana. La validità delle cassette wardiane venne confermata anche grazie alle spedizioni esplorative. Per la prima volta, infatti, fu possibile trasportare dei nuovi esemplari di piante attraverso i mari senza che le variazioni climatiche o atmosferiche le facessero morire. Le prime felci vennero spedite dall’Inghilterra in Australia nel 1833 e dopo sei mesi di navigazione arrivarono nel porto di Sidney nel pieno del loro vigore. Fu così che molte piante esotiche raggiunsero in quel periodo senza alcun problema le dimore dei collezionisti europei. Quelle cassette dal telaio in legno con le pareti di vetro furono i primi terrarium, un modo per portare il giardino dentro casa.

Micro ecosistema terrario: chiuso e aperto

Un ecosistema è formato da un insieme di esseri viventi in un ambiente biologico. Il terrarium chiuso crea un contesto che si avvicina a quello di una foresta tropicale umida, sotto forma di micro-ecosistema artificiale, dal ciclo quasi autosufficiente. Sono le caratteristiche di trasparenza e tenuta stagna del vetro a consentire, nel caso di un contenitore chiuso, la sua autosufficienza. In questo modo, si lascia passare la luce essenziale alla vita delle piante, mentre la tenuta stagna trattiene l’umidità emessa dalle piante, a tal punto che la necessità di irrigare è pressoché inesistente.

Quando questo paesaggio sotto vetro riceve in partenza il giusto dosaggio di tutti gli elementi necessari al suo sviluppo (acqua, luce, sostanze nutritive), può vivere in una quasi autonomia prolungata e gli interventi umani sono considerevolmente limitati. Dalla tecnica del terrario chiuso è possibile distinguere quella del terrario aperto, che riunisce anch’essa dei vegetali con lo scopo di ricreare un paesaggio, ma in un contenitore senza coperchio. Questo tipo di composizione, però, non propone la stessa situazione biologica, perché non trattenendo l’umidità il terrario non costituisce un ecosistema autonomo.

Come funziona il terrario – mini ecosistema?

Un paesaggio vivente dentro un vaso di vetro è un invito a sognare, ma in concreto come respirano queste piante nel loro habitat chiuso sotto vetro? La fotosintesi è il fenomeno chimico che permette ai vegetali e a certi batteri, di produrre ossigeno in presenza di luce. Praticamente, di giorno l’acqua presente nel terreno viene assorbito dalle radici della pianta, mentre l’anidride carbonica disponibile nell’aria viene assorbito dalle sue foglie.

Grazie all’energia della luce naturale, la clorofilla contenuta nei tessuti delle piante trasforma l’acqua e l’anidride carbonica creando l’ossigeno e gli zuccheri necessari alla vita della pianta. In questo modo, le piante dei terrari umidi si sviluppano perfettamente in un ambiente chiuso e non hanno bisogno dell’ossigeno dell’ambiente per sostentarsi perché lo producono da sé. Per questo motivo è importante che il terrarium abbia un buon apporto luminoso, affinché la pianta possa compiere ogni giorno la fotosintesi. Lo scopo del terrario, oltre quello di ricreare un piccolo paesaggio, è anche di lasciare libero sfogo alla natura: permettere che i muschi si sviluppino, le radici crescano e gli insetti non nocivi abitino questo mondo in miniatura. Al momento della creazione del terrario, infatti, è possibile che alcuni insetti si nascondano nei muschi o nel terreno, ma se fanno parte del biotopo e non danneggiano l’insieme è preferibile lasciarli che svolgano il loro ruolo nello sviluppo naturale del terrarium.

come fare un terrario

 

La luce giusta per il terrario piante

La luce è quindi l’elemento essenziale della fotosintesi e della respirazione dei vegetali del terrario, che pertanto deve essere sistemato sempre in prossimità immediata di una finestra, ma senza esposizione diretta ai raggi solari. Attenzione, però, se la finestra si affaccia a Nord oppure su un cortile potrebbe non ricevere luce a sufficienza per compiere la fotosintesi. Per una esposizione omogenea, sarebbe bene ruotare la composizione di mezzo giro ogni due settimane. In caso di una mancata esposizione naturale adeguata, è possibile completare l’apporto luminoso quotidiano con una lampadina a “luce naturale” (da 6200 K a 6500K) accesa per otto ore al giorno e sistemata a circa 50 cm dalla composizione. Quando la luce non è sufficientemente intensa per un terrario chiuso, possono comparire dei filamenti biancastri. Si tratta di un fungo che bisognerà eliminare al più presto per evitare la sua propagazione. Se, invece, la composizione viene esposta ai raggi diretti del sole possono anche comparire delle macchie nere, perché il vetro crea un effetto lente che brucia il fogliame della pianta.

Gestire l’acqua del terrario piante – ecosistema

Proprio grazie all’ecosistema che viene creato nel terrario chiuso, l’intervento umano è ridotto al minimo perché la composizione può autoalimentarsi. Come noi, infatti, anche i vegetali respirano e generano acqua sotto forma di gas. Il vapore acqueo umidifica l’atmosfera interna del terrarium permettendo ai vegetali di svilupparsi. Una parte di questo vapore si condensa, ossia diventa nuovamente liquido a contatto con la parete di vetro, quando scende nel terreno annaffia la pianta. Se il contenitore viene invaso da una condensa molto spessa che impedisce di vedere le piante, la causa può essere il calore eccessivo oppure un colpo di sole. In tal caso, è bene aprire il coperchio per almeno 10 minuti, in modo tale da fare evaporare l’eccesso di umidità.

Questo è però il segnale che la pianta deve essere sistemata al riparo dai raggi diretti del sole. Quando è necessario annaffiare la pianta, bisogna nebulizzare sulla pianta un’acqua non calcarea (filtrata, minerale, piovana), in alternativa può essere usata una spugna nuova da strizzare sopra la composizione dopo averla imbevuta di acqua. È bene annaffiare lungo le pareti, ai piedi delle piante e sulle parti ricoperte di ghiaia, evitando di umidificare i mischi. A seconda della misura del contenitore, prevedete da 50 a 300 ml di acqua. Se i muschi perdono un po’ del loro colore verde, è necessario estrarli dalla composizione e immergerli nell’acqua (minerale o filtrata), poi strizzarli delicatamente, come una spugna. Ritroveranno il loro colore naturale in pochi minuti.

Annaffiatura del terrarium in vetro aperto

In questo caso, la manutenzione si fa come per una pianta in vaso, ma l’annaffiatura sarà comunque ridotta perché la ghiaia sistemata nel substrato manterrà l’umidità del suolo. In generale, in primavera ed estate si può annaffiare una volta la settimana. In autunno e in inverno le piante vanno in riposo, sarà quindi necessario annaffiare ogni due o tre settimane. Queste indicazioni sono teoriche e non tengono conto del tasso di umidità dell’aria del vostro ambiente specifico. Per essere sicuri della necessità di annaffiatura della pianta bisogna toccare la ghiaia, se è asciutta si deve bagnare.

Terrario come farlo?

Il terrario può essere concepito secondo un principio classico cioè un albero centrale in miniatura che rafforza l’effetto di paesaggio nel vaso e gli dà una proporzione. Intorno ad esso si posizionano poi alcuni elementi vivi e minerali, che ricordano lo scenario che si trova realmente ai piedi di quest’albero nel suo ambiente naturale. Ad esempio, un albero proveniente dalla giungla, come il ficus, può essere circondato da vegetazione lussureggiante e da piante colorate come la fittonia. La poliscia, che predilige terreni acidi, sta bene con le felci che hanno gli stessi bisogni in termini di terreno. I muschi costituiscono un elemento importante negli ambienti umidi e possono essere tappezzanti (muschi piatti) o dare l’effetto di un prato. Possono essere anche bombati (muschi a cuscinetto) per simulare una collina verdeggiante. Le pietre fungeranno da rocce e i rami morti si trasformeranno in tronchi d’albero in miniatura sui quali si svilupperanno i muschi. Di particolare effetto può risultare anche un terrarium bonsai oppure l’uso dei cactus e dell’edera.

 

La rosa: significato, tradizioni e colori

La rosa: significato, tradizioni e colori

Qual è il fiore che più di tutti simboleggia l’amore romantico e la passione? Senza dubbio parliamo della regina dei fiori: la rosa, apprezzata da secoli per la sua eleganza e versatilità. In particolare, la “rosa degli amanti” è notoriamente in tutto il mondo quella rossa che nella mitologia era il fiore sacro a Venere, la dea romana dell’amore. La rosa è quindi rimasta l’espressione immortale di romanticismo più inconfondibile per dichiarare il sentimento di amore profondo e appassionato a una persona speciale, soprattutto per il giorno di San Valentino. A seconda della sfumatura del rosso dei petali, la rosa esprime emozioni diverse.

La storia della rosa

Le rose appartengono alla famiglia delle Rosaceae di cui fanno parte circa 150 specie e numerosissimi cultivar. Originaria dell’Europa e dell’Asia, la rosa può raggiungere diversi metri di altezza. Le specie spontanee in Italia sono oltre 30, di cui le più comuni sono la Canina, la Gallica, la Glauca (soprattutto sulle Alpi), la Pendulina (Alpi e l’Appennino settentrionale) e la Sempervirens. Secondo la superstizione popolare, molto diffusa soprattutto nel Medioevo, la rosa era il fiore preferito dalle streghe, in quanto ritenuto particolarmente idoneo a provocare il male, forse a causa della presenza sul suo stelo di molte spine. Eppure era anche il fiore prediletto dalle fate che se ne servivano spesso per recare felicità e benessere alle persone buone. In questa circostanza, così come in molte altre, la rosa sa concentrare significati in netto contrasto tra di loro, come odio ed amore, quasi come fossero due facce di una sola medaglia. Essendo stato da sempre un fiore abbinato alle divinità femminili, esso è amore, vita, creazione, bellezza e verginità; la sua rapidità nell’appassire simboleggia, al contrario, morte e sofferenza, e le sue spine evocano, invece, il sangue ed il martirio.

Nell’iconografia cristiana, questo fiore, per la sua bellezza e fragranza, viene usato per indicare il Paradiso. Inoltre, la rosa bianca è sinonimo d’innocenza, di castità e di purezza e, per traslato, è uno dei modi in cui si rappresenta la Vergine Maria, anche se in alcuni racconti – non appartenenti però alla cultura occidentale – è uno dei modi con cui può essere raffigurata la morte. Al contrario, la rosa rossa è il simbolo della carità che, se spinta fino ai limiti estremi, può anche portare al martirio. Non a caso, infatti, una leggenda d’ispirazione cristiana vuole che il suo colore rosso sia stato generato dal sangue di Cristo sulla Croce. Ha pertanto anche il significato simbolico delle piaghe del Cristo dalle quali sgorgò il suo sangue per la redenzione dell’umanità. Le rose di color rosato sono l’emblema del Bambino Gesù, mentre quelle gialle quello dei Re Magi.

Rosa: significato dei colori

Dalla tonalità calda e vibrante come una fiammata di fuoco, la rosa arancione trasmette un messaggio di energia e di entusiasmo, di orgoglio e di fervore, ma anche di fascino, di intensa attrazione e di desiderio appassionato quasi come le rose rosse. Invece, la rosa cipria è un simbolo di modestia, che però esprime anche un sincero apprezzamento e l’ottimismo per il futuro. La rosa gialla esprimeva gelosia, inganno, tradimento e infedeltà in epoca vittoriana, mentre nella cultura moderna evidenzia sentimenti puramente platonici: un’amicizia appagante, l’affetto, l’accoglienza, la gioia del prendersi cura che riscalda il cuore trasmettendo il calore del sole e il senso di esuberanza. Le rose dai petali gialli chiari sfumati sono un tradizionale simbolo di socialità, dedicato anche all’amico sempre presente nei ricordi. Tra le tutte, la rosa blu è l’unica che non esiste in natura, è stata creata dall’uomo attraverso un particolare tipo di colorazione.

I genetisti hanno provato a creare la rosa blu in laboratorio, ma i risultati sono stati quasi sempre deludenti. Il secolare linguaggio dei fiori ha cercato di trovare dei significati validi anche per la rosa blu e, infatti, questi ultimi affondano le loro origini in leggende antichissime che attribuiscono al colore blu delle valenze estremamente positive e legate alla saggezza, alla spiritualità, all’intelletto e alla castità. Di conseguenza, la rosa blu esprime anche tutti gli altri significati intriseci di questa nuance, ovvero lealtà, fedeltà, costanza, prudenza, pietà, magnanimità, pace e reputazione senza macchia, ma può esprimere anche freddezza, indifferenza, snobismo e infedeltà. Secondo il linguaggio dei fiori, se riceviamo in dono una rosa di colore nero, dal punto di vista sentimentale, non è un buon segno. Anche la rosa nera non esiste in natura ma il suo significato è un addio. Chi la dona ha intenzione di rompere definitivamente il rapporto con chi riceve il fiore, con sentimenti di odio e rancore per un amore ormai giunto al capolinea. Le rose viola simboleggiano infine il colpo di fulmine.

Quando regalare le rose

Un bouquet di rose è un regalo perfetto quasi per ogni occasione, basta saper scegliere il colore appropriato all’evento specifico. Come dicevamo, il fiore che più di tutti esprime l’amore e la passione è la rosa rossa che può essere regalata alla propria amata per il suo compleanno, per Natale o San Valentino, la festa degli innamorati. Ricordiamo, però che il significato del mazzo varia anche in base al numero di fiori che si regalano, infatti, una rosa è il simbolo della semplicità, ma anche dell’amore a prima vista, se donata in occasione del primo appuntamento, mentre in piena fioritura è una dichiarazione di persistente sentimento amoroso.

Rose per San Valentino

Regalare una singola rosa rossa è un gesto apprezzato da chi la riceve e alla portata di tutti. Nel giorno di San Valentino, si può scegliere di regalare una rosa a chi vuole allegarla a una una cena, a un altro regalo oppure semplicemente a una serata romantica passata insieme.

Regalare una rosa rossa, fuori dal giorno di San Valentino, è un gesto molto simbolico. Questo regalo comunica che ci si è innamorati della persona amata al primo sguardo. Una sorta di colpo di fulmine.
La rosa rossa simboleggia quindi l’attimo che ha cambiato, per sempre, la vita dell’innamorato.

Tre rappresentano il legame esistente tra una coppia d’innamorati e, per tradizione, celebrano l’anniversario di un mese. Sei rose dichiarano di avvertire la mancanza dell’amata e il coinvolgimento sentimentale a qualunque età, giovanile o matura. Sette rose esprimono la presenza di un’infatuazione. Nove rose rappresentano la volontà di rimanere per sempre legati alla propria partner. Una dozzina di rose asseriscono di desiderare legarsi all’amata per tutta la vita, per averla accanto soltanto per sé.

Quindici rose rivelano il proprio dispiacere. Diciotto rose sono inviate per scusarsi. Ventuno rose palesano la dedizione amorosa. Due dozzine di rose esclamano di appartenere all’amata. Venticinque rose presentano le congratulazioni. Tre dozzine di rose rendono manifesto di sentirsi perdutamente innamorati. Quaranta rose attestano che il proprio amore è autentico. Cinquanta rose palesano un sentimento amoroso incondizionato.