La filosofia del significato dei nomi dei fiori è una pratica antica che risale a migliaia di anni fa, quando le persone usavano i fiori per comunicare i loro sentimenti e le loro emozioni. Ogni fiore ha un proprio significato, un linguaggio simbolico che può essere interpretato in diversi modi.
La pratica di assegnare significati ai fiori è stata influenzata dalle culture antiche, che attribuivano ai fiori un potere simbolico e magico. Ad esempio, nell’antico Egitto, i fiori venivano utilizzati in occasioni funebri per simboleggiare la vita e la rinascita, mentre nell’antica Grecia, i fiori venivano associati alle divinità e utilizzati nei rituali religiosi.
Nel corso del tempo, il significato dei fiori è diventato sempre più complesso e dettagliato, con nuovi fiori che venivano introdotti e con nuovi significati che venivano attribuiti loro. Ad esempio, la rosa rossa è diventata il simbolo universale dell’amore, mentre il giglio è diventato il simbolo della purezza e dell’innocenza.
Oggi, la filosofia del significato dei nomi dei fiori è ancora molto presente e popolare. Molte persone scelgono i fiori in base al loro significato per esprimere i loro sentimenti e le loro emozioni.
Il detto: “Dillo con i fiori”, esiste per un motivo! Con i fiori è possibile trasmettere un messaggio. Quasi ogni fiore ha il suo significato, vediamo quali:
Nomi di fiori che iniziano con la lettera A
Acacia
Amicizia
Agapanto
Amore
Alstroemeria
Ogni petalo ha un significato: comprensione, umorismo, pazienza, compassione e rispetto. Il fiore dell’amicizia
Amaryllis
Orgoglio, ammirazione
Anemone
Premuroso
Anturio
Devozione, bellezza esotica
Astro
Gioia d’autunno
Azalea
Prudenza, vulnerabilità, attenzione
Alloro
Fama, vittoria
Agrifoglio
Gioia e luce
Nomi di fiori che iniziano con la lettera B
Begonia
Personalità Bilanciata
Bouvardia
Versatilità
Bucaneve
Speranza, pace e potere
Bocca di Leone
Amore per la scienza, riservatezza
Nomi di fiori che iniziano con la lettera C
Camelia
Bellezza
Campanula
Gratitudine
Celesia
Audacia
Crisantemo
Felicità, salute e onestà
Clematide
Bellezza interiore
Colombina
Inaffidabilità
Calendula
Gratitudine, affetto e memoria. In molti paesi è un fiore funerario.
Nomi di fiori che iniziano con la lettera I
Iris
Affetto e fedeltà
Ibisco
Bellezza rara
Nomi di fiori che iniziano con la lettera G
Gelsomino
Speranza di sentimenti reciproci, tenerezza, amicizia e amore
Garofano
Devozione, fascino
Giglio
Purezza e felicità
Giacinto
Pace, bellezza e orgoglio
Girasole
Forza, ammirazione, lealtà
Nomi di fiori che iniziano con la lettera L
Lilla
Innamorarsi
Lisianthus
Apprezzamento, gratitudine
Loto
Purezza e perfezione
Lavanda
Pace
Nomi di fiori che iniziano con la lettera M
Margherita
Innocenza, mi rendi felice
mughetto
Semplicità
Mimosa
Sensibilità, vulnerabilità
Nomi di fiori che iniziano con la lettera N
Narciso
Vanità ed egoismo (da qui il termine: narcisista) In Oriente questo fiore è simbolo di amore triste.
Nomi di fiori che iniziano con la lettera O
Orchidea
Bellezza, amore, affetto
Ortensia
Sorpresa, comprensione, impulsività ma anche instabilità
Nomi di fiori che iniziano con la lettera P
Petunia
Apprezzo la tua compagnia
Peonia
Buona vita e salute
Papavero
Il papavero è un simbolo di conforto, ma anche un simbolo di ricordo dei morti
Primula
Speranza
Nomi di fiori che iniziano con la lettera R
Ranuncolo
Fascino
Rosa
Amore, affetto, felicità e gioia
Nomi di fiori che iniziano con la lettera F
Fiore della passione
Passione di Cristo, rappresenta il sacrificio e la pace
Fiore di paglia
Immortalità
Fiore d’arancio
Fertilità
Nomi di fiori che iniziano con la lettera T
Tulipano
Il rosso rappresenta l’amore perfetto, il viola la lealtà, il giallo la gioia e il bianco il perdono.
La mamma è sempre la mamma: questa grande certezza accompagna giovani e adulti per tutta la vita ed è ricordata ogni giorno indipendente dall’età. La mamma dona la luce e insegna il cammino. È la mano che sostiene, l’abbraccio che scalda e la parola che conforta: la mamma è il più vitale punto di riferimento per la nostra sensibilità e crescita emotiva. Da angelo della casa a scudo protettivo, l’affetto di una mamma ha mille forme e linguaggi. Il suo amore, infinito e incondizionato, al tempo stesso accarezza e rinforza; sprigionando in maniera esclusiva l’intera forza dell’universo.
Quando è la festa della mamma? La data del 2023 in Italia
L’importanza della figura materna è riconosciuta e lodata a livello internazionale. L’inno all’amore incondizionato di una mamma per il suo bambino presenta date differenti nei diversi paesi del Mondo. In Italia, la festività si celebra la seconda domenica di maggio.
Si tratta di una festa mobile, che cambia di anno in anno, ma nel 2023 abbiamo già la sua data esatta: il giorno rosso sul calendario è il 14 maggio; domenica ovviamente, affinché tutti possano godere appieno e senza fretta la magia della ricorrenza.
Storia e curiosità sui fiori della festa della mamma
La scelta della seconda domenica di maggio risale al 1908, data della sua prima celebrazione negli Stati Uniti su volontà del presidente Woodwow Wilson; per la sua ufficializzazione nel Paese si dovrà attendere il 1914.
In quegli anni nasce anche il fiore simbolo della festa della mamma: il garofano. Nello specifico, il garofano rosso esprime la riconoscenza per l’affetto materno mentre il garofano bianco ricorda l’amore ancora acceso di chi, purtroppo, non c’è più.
Tutt’altra storia per il garofano rosa, il fiore per eccellenza dell’amore eterno per la propria mamma. La magia espressiva dei suoi delicati petali profumatissimi racchiudono a sé tutta la forza del linguaggio universale.
La bellezza della sua corolla è ancora oggi molto amata in Italia. Nel nostro Paese si dovrà attendere il 1956 per la prima data interamente dedicata alla mamma; due anni per la sua ufficializzazione su volontà dell’allora sindaco di Bordighera Raul Zaccari.
Quali fiori regalare per la festa della mamma?
Dalla presentazione del disegno di legge in Senato, la festa della mamma accende ogni anno i cuori di tutta Italia. Dal 1958, la seconda domenica di maggio rappresenta è la meta della corsa nazionale al mazzo di fiori più colorato ed espressivo.
Nelle settimane che precedono la ricorrenza, italiani di tutte le età corrono da fiorai e fioristi per scegliere con cura il bouquet floreale per riempire di gioia il cuore della propria mamma. Minimalismo o complessità, non importa: è essenziale il significato del dolce pensiero
Dalla semplicità mai banale della rosa rossa o rosa alle composizioni di fiori più articolate: sono tante le possibilità per omaggiare al meglio l’amore della vostra persona speciale. Il classico mazzo di rose rosse si alterna a vasetti floreali più ricercati.
Rulipani, gerbere, roselline… la lista dei fiori più richiesti per la festa della mamma è davvero smisurata. In generale, si prediligono corolle dai colori vivaci; vere cornici di freschezza floreale: petali profumatissimi si aprono su gambi solidi e curati.
Quali scegliere? Simbologia dei fiori per la festa della mamma
La festa della mamma è una vera esplosione di profumi e colori: il sincero e profondo senso di gratitudine verso l’amore incondizionato della propria mamma può esprimersi attraverso differenti tipologie floreali.
I mazzi di fiori più tradizionali pullulano di rose rosse o roselline rosa. Per menti più creative e cuori più briosi, le alternative sono molteplici: bouquet di fiori misti alternati a esemplari dai colori vivaci, come gerbere o tulipani arancio, esprimono sentimenti spumeggianti.
Bouquet più delicati, adornati da fiori bianchi, come le margherite. Profumi leggeri che simboleggiano la purezza del legame: la tenerezza delle peonie bianche incontra la dolcezza delle rose bianche e abbraccia la sincerità delle orchidee bianche.
In merito, le più iconiche sono: i tulipani, omaggio floreale per esprimere amore e tenerezza, l’azalea, simbolo della femminilità e dell’amore puro, l’ortensia, fiore per eccellenza dell’amore sincero e completo.
Ancora, la dalia, per esprimere senso di gratitudine e riconoscenza; l’iris, fiore ambivalente simbolo della naturale complessità del legame; l’orchidea, per evidenziare eleganza e raffinatezza; la sanseveriana e la potentilla, icone floreali della forza dell’unione.
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Piccoli nel loro rigoglioso universo in miniatura, i bonsai sono veri alberi coltivati in vasetti. D’altronde, non sorprende scoprire l’etimologia della parola stessa: “bonsai” deriva dalle radici giapponesi “bon” e “sai”, in italiano letteralmente “piantare in un vaso”.
Le ridotte dimensioni e la singolare morfologia li elevano a decorazioni floreali ricche di unicità, fascino e spirito. Dall’arte della coltivazione giapponese allo studio della loro filosofia zen; i bonsai sono un mondo contenuto pronto a esplodere, quello della natura che lega l’uomo e lo attrae a sé per ritrovare l’armonia interiore.
Indipendentemente da forma e morfologia, i bonsai restano testimonianze dinatura viva di grande impatto visivo. Sono piccoli mondi floreali traboccanti di energia; la stessa racchiusa in piante, alberi o altri arbusti di grandi dimensioni.
Bonsai: breve storia e ambienti adatti alla loro coltivazione
L’arte del bonsai nasce in Cina e si perfeziona in Giappone. La cura di queste piante e le peculiarità delle fasi di coltivazione e potatura trova terreno fertile nelle credenze orientali; in particolare nel “seishi”, seme da cui originano le loro peculiarità morfologiche e decorative.
Le singolarità dei bonsai sono difatti legate all’arte di dare una forma, ossia l’abilità di modellare la pianta attraverso la coltura e la potatura, nel pieno rispetto dei suoi rami e delle basiche esigenze di coltivazione.
Proprio come gli alberi in natura, i bonsai hanno bisogno di cura costante e devono crescere in ecosistemi compatibili con le loro caratteristiche. L’ambiente più adatto per coltivare un bonsai resta un luogo moderatamente ventilato e con una buona esposizione alla luce solare.
Per una loro fioritura sana e rigogliosa è infatti preferibile una postazione ben soleggiata per l’intera giornata. Mentre i bonsai da esterno devono respirare all’aria aperta, i bonsai da interno possono essere posizionati vicino a una finestra, in ambienti ben illuminati e distanti da fonti di calore artificiale.
I segreti per la cura del bonsai: dall’arte della coltivazione al taglio dei rami
Piccola e delicata, la pianta del bonsai richiede cura e dedizione costante per crescere in maniera sana e vigorosa: il benessere totale del piccolo arbusto risiede nella precisione con riferimento a metodi e tecniche di coltivazione e potatura.
L’ambiente ideale del bonsai è composto da un terriccio soffice di base chiamato “torba”, seguito da un terriccio ricco di ferro e sostanze minerali, “akadama”, e dall’argilla espansa: gli elementi nutritivi sono essenziali per il drenaggio dell’acqua e per equilibrare il livello di umidità del terreno.
Per mantenere in salute una pianta di bonsai è bene prestare attenzione anche al benessere di rami e foglie. È bene evidenziare che il taglio dei rami non è mai dettato dal desiderio di conservare le dimensioni contenute del bonsai.
Potare con regolarità chioma e apparato radicale dell’alberello è un’operazione vitale per la crescita sana e omogenea della pianta. L’asportazione del bonsai mira infatti allo sviluppo dei rami tardivi attraverso la recisione di quelli più rigorosi; una tecnica del tutto contrapposta alla potatura classica.
Riguardo ai metodi di innaffiatura, la frequenza dell’attività varia in base ad alcuni fattori correlati alla tipologia della pianta di bonsai, alle sue caratteristiche e al clima della sua ambientazione.
Generalmente si consiglia di innaffiare la piantina dalle due/tre volte a settimana, ma attenzione: troppa acqua danneggia gravemente la struttura radicale dell’alberello, fino a provocare il marciume, principale causa di morte della pianta.
Tipologie di bonsai da interno e curiosità sull’energia del mondo in miniatura: i 7 principi zen
In natura esistono diverse tipologie di bonsai. Le principali specie di bonsai da interno sono latifoglie sempreverdi. Tra queste si ricordano i ficus (Ficus retusa/microcarpa, F. panda), l’olmo cinese (Ulmus parviflora) e il pepe del Giappone (Zanthoxylum piperitum).
A seguire altre tipologie di piantebonsai per interni: Carissa macrocarpa, Carmona macrophylla, Sagerethia theezans, Schefflera arboricola, Murraya paniculata, i ligustri, gli agrifogli; ancora Crassula e Portulacaria.
Ogni bonsai racchiude a sé un significato e una particolare energia ed è ancora oggi un regalo molto gradito per via della sua intensa espressione spirituale. Donare un bonsai esprime un legame profondo, di amore o di amicizia: una sincera e intima connessione.
La semiotica ricca di fascino e spirito del bonsai è custodita nei suoi 7 principi zen, quali asimmetria, specchio della vita umana, semplicità, riflesso del minimalismo giapponese, austera dignità, ossia il valore dell’imperfezione, naturalezza, mistero, libertà di azione e, infine, tranquillità.
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Il bonsai è una forma d’arte che consiste nella coltivazione di alberi e arbusti in vaso, plasmati e modellati per creare un effetto di miniaturizzazione. La parola “bonsai” deriva dalle parole giapponesi “bon” (vaso) e “sai” (pianta) e la tecnica è originaria della Cina, dove veniva chiamata “penjing”, prima di diffondersi in Giappone e poi in tutto il mondo
Per la festa della donna il Mondo si colora di giallo per celebrare la vitalità dell’universo femminile, ma soprattutto per riconoscere il valore dell’identità di genere. Mimose, tulipani e altre piante fresche si innalzano ancora oggi contro discriminazioni e violenze, fenomeni ancora vivi nella società odierna. Sono numerose le richieste di invio di fiori a domicilio durante questa giornata particolare; ma qual è il vero significato dietro ogni spedizione?
Quando si celebra la Giornata internazionale della donna?
Puntuale ogni anno, l’8 marzo tinge strade e vie di ogni città dell’iconico colore della luce non solo per fare un brindisi alle donne. La data segnata di rosso sul Calendario è ricca di storia e origina da una manifestazione tutta al femminile contro lo zarismo di Russia: siamo a San Pietroburgo nel lontano 1917. L’istituzione ufficiale della festività avverrà 5 anni più tardi, nel 1922, con Vladimir Lenin, dopo la rivoluzione bolscevica.
La ricorrenza internazionale nutre ancora oggi rispetto e ammirazione internazionali verso ogni singola donna con bouquet di mimose,composizioni floreali epiante fresche. L’8 marzo esalta il coraggio, l’intelligenza e l’energia dell’intera comunità femminile e la perseveranza della loro lotta in nome della parità di genere. Durante la Giornata Internazionale della Donna a sbocciare non è infatti solo la mimosa, ma insieme a lei anche la coscienza collettiva sulle continue lotte e conquiste sociali, economiche e politiche femminili.
Perché si regala la mimosa per la festa della donna?
La scelta della mimosa è frutto dell’incontro di Teresa Noce, Rita Montagnara e Teresa Mattei: secondo le tre deputate, la pianta rappresentava un bene accessibile a tutti per via della semplice reperibilità e del suo costo relativamente contenuto rispetto alle altre tipologie floreali.
Contrariamente a quanto si possa pensare, nel linguaggio dei fiori la mimosa e i suoi soffici e raggianti capolini sono anzitutto un simbolo rivoluzionario, sovversivo e resistente, dove sensibilità e forza si uniscono in nome dell’autonomia e completa libertà. Queste qualità incoronano la mimosa come fiore simbolo della festa della donna.
In breve, il raggiante fiore rappresenta il regalo perfetto e la voce floreale che, per via delle sue particolarità, sposa la causa femminile e ne rispecchia l’origine storica.
Quante sono le varietà di Mimosa presenti in Natura?
In Natura esistono differenti specie di Mimosa. Le sfumature cromatiche spaziano dall’iconico giallo vivo al verde, fino a toccare sfumature più tenui sul rosa o persino sul bianco, da cui le rispettive piante prendono il nome. I colori spaziano su anche su tonalità color rosso-arancio, tipiche della mimosa farnesiana.
Tuttavia, le varietà più conosciute e vendute l’8 marzo restano due: la Acacia Dealbata e Mimosa Retinoides, conosciuta anche come mimosa delle 4 stagioni. La prima è una pianta sempreverde con le foglie color grigio-verde composte mentre la seconda è la classica mimosa con le foglie intere.
Quali fiori regalare per la Festa della Donna?
Accanto alla classica mimosa gialla, i fiori più regalati durante la festa della donna sono i narcisi, valida alternativa per via della loro simbologia, ma anche i tulipani, le orchidee e la lavanda. Nonostante la mimosa rappresenti ancora oggi il fiore più simbolico della festa della donna sono numerose le piante protagoniste in occasione del tributo internazionale verso l’universo femminile.
Nella lista degli omaggi floreali non mancano richieste personalizzate con mazzi di fiori creati ad arte da esperti di flower design. Nel pieno rispetto del giallo quale colore primo e fil rouge dell’intero bouquet di fiori, all’interno delle composizioni possono essere inseriti eleganti fiori di stagione, come gli anemoni: fiori vivaci e primaverili la cui simbologia è tanto ricca quanto le loro specie (oltre 150) esistenti in Natura.
Con i suoi puntini e la sua forma unica a sacchetto, la calceolaria stupisce i flower box con la vivacità insita nei suoi colori, dal giallo all’arancio, e nella sua particolarità morfologica. A simboleggiare il sacrificio dell’amore e la perfezione invisibile c’è la camelia mentre la primula rappresenta la voce floreale della giovinezza.
San Valentino è da sempre l’autentica espressione floreale dell’amore. Numerosi petali di rose rosse ondeggiano sopra i tavoli mente le candele illuminano l’intesa degli innamorati: ogni 14 febbraio le dichiarazioni d’amore si intensificano tra gli inconfondibili profumi dei fiori mentre la passione di coppia sboccia insieme a mazzi, bouqueteflower box speciali.
In questo breve scritto illustreremo la storia del protettore dell’amore e spiegheremo la simbologia dietro ogni fiore di San Valentino: un bagaglio informativo essenziale per una meravigliosaidea regalo per la persona amata.
Chi era San Valentino? La storia del protettore dell’amore
Le radici storiche più accreditate della ricorrenza internazionale trovano terreno fertile nell’Antica Roma. Siamo nel terzo secolo, durante l’impero di Claudio II: il sacerdote San Valentino era solito unire in matrimonio giovani innamorati. A incatenare l’ebrezza dell’amore, la crudeltà della guerra. All’epoca, l’imperatore vietò ogni celebrazione per consegnare all’esercito i soldati migliori: uomini liberi, senza famiglia e senza vincoli sentimentali.
Nonostante il divieto, San Valentino continuò a celebrare matrimoni in segreto fino al giorno della sua condanna a morte, il 14 febbraio, il mese per eccellenza del romanticismo.
Perché si regalano le rose a San Valentino?
La leggenda che incornicia il miracolo più romantico di San Valentino lo vede intento a curare piante e fiori nel suo giardino. All’improvviso, un diverbio lontano raggiunse l’area verde del vescovo di Terni e infuocò di rabbia la quieta atmosfera floreale. La discussione era voce dell’incomprensione di due innamorati.
Il santo, noto per il suo spiccato senso di umanità ed empatia, non rimase indifferente a tanto dispiacere: colse una rosa rossa dal suo giardino e la porse amorevolmente alla coppia. Il potente verbo della Natura vinse l’ira: grazie alla magia floreale, i congiunti riscoprirono l’amore e chiesero al sacerdote di celebrare la loro unione per custodire in eterno l’intesa ritrovata.
Quante rose rosse regalare a San Valentino?
Nonostante l’eterogeneità delle specie di fiori e del loro significato, la florigrafia, l’omaggio floreale più iconico della festa degli innamorati resta il mazzo di rose rosse. Tutt’altro che scontato, il classico bouquet degli innamorati è ricco di simbologia. Riguardo alla numerologia, dunque al numero di rose da inserire nella composizione del mazzo o nel vasetto floreale, all’aggiunta di un singolo fiore consegue un preciso significato. Secondo la tradizione è consigliato regalare fiori sempre in numero dispari per caricare il dono floreale di energia positiva. Di più, all’aggiunta di un singolo fiore consegue un preciso significato.
A seguire i significati delle composizioni più richieste:
1 rosa rossa l’amore a prima vista
9 rose rosse l’eternità della storia d’amore
13 rose rosse la passione del legame amoroso
15 rose rosse il perdono per un errore commesso
33 rose rosse la profondità del sentimento verso la persona amata
50 rose rosse l’amore sincero e inestimabile
100 rose rosse l’amore eterno
Quali fiori regalare a San Valentino? Le alternative alle rose rosse
Accanto alle rose rosse, accesi simboli dell’amore e della passione, il secondo colore tipico di San Valentino è il bianco: l’esemplare più elegante è il Lisianthus, fiore molto delicato e ricercato. In alternativa, le rose bianche sono la voce floreale della spontaneità e della purezza d’animo, tipiche qualità dell’amore sacro e degli amori appena sbocciati.
Nella lista cromatica non manca il blu, colore della pace e della calma. Nei bouquet personalizzati per San Valentino la rosa blu è un omaggio che esprime mistero e saggezza mentre l’orchideablu è il fiore per eccellenza del perdono e della riappacificazione di coppia.
Un altro fiore di San Valentino è il garofano rosso, in alternativa si può sostituire con il tulipano rosso: entrambi adatti a incoronare una storica passione o la nascita di un profondo sentimento. Per indicare le fedeltà eterna, invece, è bene scegliere il linguaggio del garofano bianco.
Per celebrare un amore che perdura nel tempo vincendo ogni difficoltà sono perfetti i petali del giglio, le corolle delle camelie e anche la semplicità mai banale delle margherite. Nei flower box personalizzati per San Valentino è possibile trovare anche anche anemoni e tulipani color corallo, simboli floreali della passione e del desiderio.
Idee regalo per San Valentino: fiori, bouquet o flower box?
Le vetrine dei fioristi espongono diverse tipologie di fiori da regalare a San Valentino. Nella classifica degli omaggi floreali più richiesti durante la festività degli innamorati non mancano composizioni personalizzate con bouquet di fiori e raffinati flower box realizzati ad arte da specialisti ed esperti di flower design.
Per chi ama sorprendere si consiglia la creazione di bouquet di romantici fiori misti, ma attenzione al numero dei fiori scelti e alla simbologia dei loro colori! Per chi vuole stupire la dolce metà a San Valentino con un mazzo di fiori ricercato e particolare, l’ideale è regalare un mazzo di fiori già pronto o in alternativa un raffinato flower box.
L’opzione box con l’inserimento di rose e altri fiori di San Valentino rappresenta un’icona intramontabile dell’unione indissolubile. Seguendo la sfumatura cromatica del rosso, quale fil rouge dell’intera composizione, l’idea dei fiori in scatola impreziosisce il legame e intensifica l’intesa attraverso l’originalità compositiva ed esclusività di colori e profumi.
La pianta di orchidea phalaenopsis è un’ottima scelta come regalo, per abbellire gli ambienti interni, ed è facile da mantenere anche per i principianti. Conosciuta come “orchidee falena”, questa pianta è semplice da curare e produce splendide fioriture. Esistono oltre 50 specie e ibridi tra cui puoi scegliere.
Scopri tutto sull’orchidea phalaenopsis, il suo significato nel linguaggio dei fiori, i simbolismi a essa legati, la storia, le origini, e come curarla in casa.
Orchidee phalaenopsis: origini e caratteristiche
Le orchidee phalaenopsis sono un gruppo di orchidee originarie delle aree tropicali dell’Asia-Pacifico. Le persone coltivano queste orchidee per le loro belle fioriture di lunga durata che si verificano su un unico stelo. I fiori simboleggiano buona fortuna, bellezza e perfezione, ma approfondiremo meglio più avanti questo aspetto.
La pianta di orchidea phalaenopsis è detta epifita o litofita. Significa che cresce su altre piante o rocce, piuttosto che nel terreno. È caratterizzata da foglie corte che crescono da un unico punto e i fiori possono durare per diversi mesi. La maggior parte delle loro colorazioni vede una combinazione di bianco, giallo, arancione, viola, rosa o rosso. Molti fiori contengono strisce o altri motivi decorativi, che li rendono ancora più affascinanti.
La stagione di fioritura di un’orchidea phalaenopsis dipende dalla specie e dai fattori ambientali. Queste piante, infatti, possono fiorire in primavera, estate o autunno. Molti tipi di orchidee ibride phalaenopsis producono fioriture di lunga durata più volte all’anno.
Significato e simbolismo delle orchidee phalaenopsis
Il nome phalaenopsis deriva dal greco antico “phalaina”, che indica una specie di falena, e “nopsis” che significa “simile”. Quindi il nome potrebbe essere tradotte come: fiore simile a una falena.
Per quanto riguarda i simbolismi legati alla pianta di orchidea phalaenopsis, fin dall’antichità, i popoli associavano a questo fiore il simbolo di bellezza e prosperità. Per questo si tratta di un perfetto regalo in diverse occasioni: da un compleanno, a una celebrazione, all’inaugurazione di una nuova casa.
In particolare, in Cina, le orchidee phalaenopsis sono simbolo di buona fortuna e sono legate alla fertilità. Quindi un ottimo regalo anche per una giovane coppia, che aspetta un bambino o per celebrare una nascita.
Oggi, questa specie di orchidea è una tra le più popolari da utilizzare pure come ornamento nelle case o per dei ricevimenti. Quindi a esse sono legati anche simboli di eleganza e gioia.
Significato della pianta in base al colore
Come gli altri fiori, è possibile che il significato specifico del fiore dell’orchidea cambi rispetto al suo colore.
Bianco: simboleggia l’innocenza, la pace e la purezza.
Giallo: amicizia e gioia.
Rosa: gioia e felicità, oltre alla femminilità.
Rosso: passione, desiderio e forza.
Arancione: audacia e coraggio.
Viola: regalità e rispetto.
Le 6 Regole della Phalaeopsis
luce abbondante
irrigazione moderata
Substrato con buon drenaggio
Temperatura stabile 23º
Umidità
Lontano dalle correnti
Come curare le orchidee Phalaenopsis in casa? Terreno e luce
Queste orchidee non sono troppo esigenti, quindi è possibile mantenerle in casa seguendo solo semplici accortezze per non farle appassire. Il vaso dovrebbero essere abbastanza grande da prevenire il sovraffollamento. Alle radici delle orchidee piace avere spazio a disposizione per diffondersi. In ogni caso, indipendentemente dal tipo di vaso scelto, è necessario assicurarsi che contenga adeguati fori di drenaggio. Un drenaggio improprio può causare problemi di marciume radicale.
In natura, come abbiamo accennato, queste piante crescono su altre piante o rocce piuttosto che sul terreno stesso. Il tuo compito, quindi, è imitare queste condizioni utilizzando i mix di invasatura adatti in modo da fornire un buon flusso d’aria e drenaggio.
Sebbene la pianta di orchidea phalaenopsis sia originaria delle foreste tropicali, spesso crescono sotto gli alberi più alti. Dunque, devono essere espose a una luce brillante ma indiretta. Inoltre, possono tollerare anche zone più buie, in ombra.
Tieni le orchidee phalaenopsis lontane da correnti d’aria calde e fredde. Questi fiori si mantengono bene in condizioni di umidità da moderata ad alta. Se hai un’umidità elevata, assicurati di fornire un flusso d’aria adeguato.
Come si innaffiano le orchidee?
A differenza di altre orchidee, le orchidee phalaenopsis hanno una minore tolleranza alla siccità. Dunque, innaffia la tua orchidea circa 1 volta alla settimana durante l’estate e 1 volta ogni due settimane in inverno. Quando vedi che la parte superiore della corteccia si asciuga, è il momento di annaffiare.
Assicurati che l’acqua defluisca liberamente dal vaso della pianta. Se l’acqua si deposita intorno alle foglie della pianta, possono marcire e morire, per cui evita anche di spruzzare acqua sulle foglie.
Temperatura ideale per Phalaenopsis
Essendo una pianta tropicale, non tollera il freddo intenso o le temperature molto elevate con la siccità. L’intervallo di temperatura ideale per l’orchidea farfalla è compreso tra 23ºC e 24ºC, ma con un’umidità ambientale sufficiente può resistere a temperature fino a 30ºC. Per quanto riguarda il freddo, non far scendere in nessun caso la temperatura sotto i 13 ºC.
La pianta di azalea è un fiore, che può essere usato in diverse occasioni: da bellissimi bouquet con un significato unico, al decorare le sale per eventi. Scopriamo tutti i significati racchiusi nella pianta azalea, quale messaggio trasmette nel linguaggio di fiori e cosa fare per prendersene cura e mantenerla
Azalea pianta: origini e usi più diffusi
L’azalea è un arbusto fiorito della famiglia dei rododendri. Il suo nome ha origine in Grecia e significa “secco”, probabilmente a causa della sua caratteristica al drenaggio rapido.
Originariamente, l’azalea veniva coltivata in Giappone e Cina. Solo in un secondo momento fu esportata in Europa e Nord America, dove divenne popolare. Di solito, il fiore sboccia durante la primavera, ma alcune varietà sbocciano durante l’estate e l’autunno. È disponibile in diversi colori tra cui rosa, viola, bianco e giallo.
Inoltre, la pianta di azalea è usata molto spesso per la creazione di suggestivi bonsai, una caratteristica che richiama alle sue remote origini asiatiche dove il concetto di bello si unisce a quello di miniatura.
Azalee piante: la mitologia cinese
Esistono diverse storie tramandate fino ai nostri giorni sull’origine delle azalee. Secondo la mitologia cinese, il fiore dell’azalea appare quando canta un cuculo. C’era una volta un re egoista che governava terribilmente la sua terra, trattando male il suo popolo. Un giorno, un guerriero lo assassinò; ma prima di morire, il re si trasformò in un cuculo. Il cuculo cantò con rabbia per la sua tragica fine finché il becco con gli sanguinò. Le gocce di quel sangue caddero su un fiore bianco, che si colorò di un tono vivido: così nacque l’azalea secondo da leggenda.
Simbolismo e significato della pianta di azalea
La pianta azalea ha numerosi significati, che variano a seconda della cultura e del colore. È possibile regalarla per veicolare vari messaggi nel linguaggio dei fiori.
Temperanza: In epoca vittoriana, l’azalea è un simbolo di temperanza. Il fiore viene solitamente regalato a una persona semplice, modesta e gentile, che non si è mai lasciata abbattere dagli ostacoli della vita, ma continua ad andare avanti.
Prendersi cura di una persona: In alcune culture, l’azalea pianta significa prendersi cura se stessi e degli altri. Per questo motivo, il fiore è un ottimo regalo di guarigione per augurare al destinatario buona salute.
Ricchezza ed eleganza: L’azalea è spesso usata come decorazione per rendere le case più eleganti. A parte questo, questo bellissimo fiore può essere regalato anche a una persona elegante che rispetti e stimi.
Abbondanza: Un regalo ideale per una persona che vuole avere successo.
Passione: L’azalea può esprimere le tue forti emozioni. In quanto tale, il fiore è un grande dono per qualcuno che ami perché può esprimere il tuo desiderio di stare con quella persona.
Nostalgia di casa: In Cina e in Giappone, questo fiore è associato alla sensazione di avere nostalgia di casa. Di solito, viene regalato ai genitori o ai familiari per dire loro che ti mancano e che vuoi vederli presto.
Amore fragile: Anche se bella, l’azalea cade facilmente dal suo gambo, anche con un leggero tocco. Per questo motivo il fiore è usato per rappresentare un amore fragile, che se curato può ancora sbocciare e trasformarsi in una relazione duratura.
Azalea: linguaggio dei fiori in base al colore
Oltre a queste interpretazioni, la pianta di azalea ha anche altri significati in base al suo colore.
Bianco: L’azalea bianca simboleggia la purezza e viene utilizzata nei ricevimenti di nozze e in altre cerimonie per addobbare le sale.
Rosa scuro: È un simbolo di passione, amore e romanticismo.
Rosso: Come le varietà del rosa scuro, l’azalea rossa rappresenta il romanticismo e la passione ed è un ottimo regalo per qualcuno che ami veramente.
Viola: È un simbolo di nobiltà e regalità. Di solito, viene donato a qualcuno che ha avuto un impatto importante sulla tua vita come modo per esprimere la tua gratitudine.
Giallo: Oltre all’amicizia, l’azalea gialla simboleggia anche la felicità e l’energia positiva. Per questo motivo, questo bel fiore viene spesso regalato a un amico.
Quante volte si annaffia l’azalea?
È possibile mantenere la pianta di azalea in vaso il più a lungo possibile con le corrette cure. Ad esempio, è utile sapere quante volte va innaffiata. Le azalee sono molto suscettibili allo stress idrico, quindi necessitano di particolare attenzione. Mantieni il terreno della pianta umido in modo uniforme, in modo tale che non si asciughi mai completamente ma anche che non rimanga eccessivamente bagnato. Controlla posando una mano sul terreno e innaffia quando è asciutto al tatto. Innaffia profondamente, accuratamente e lentamente, in modo che l’acqua venga assorbita per bene dalle radici invece di defluire.
Ricorda d’innaffiare il terreno e non le foglie. L’acqua lasciata sulle foglie delle piante, infatti, incoraggia spesso le malattie fungine. Esegui questa operazione la mattina, in modo che il sole possa asciugare le foglie se bagnate.
Le piante natalizie rappresentano un dono molto gradito quando non sai proprio cosa regalare per Natale, e in più aiutano ad addobbare casa dando un tocco di natura e verde agli spazi domestici. Le piante di Natale fanno proprio parte delle celebrazioni, poiché oltre a decorare gli interni portano con loro un profondo simbolismo legato a questa festività.
Scopri il significato di queste piante, quali sono quelle da regalare, e come possono essere sfruttate per decorare la casa e creare dei bellissimi centrotavola a tema Natale oppure delle ghirlande da appendere alle porte e dove si desidera.
Quali sono le piante con cui si decora la casa a Natale? Significati e simbolismi
La celebrazione cristiana della nascita di Gesù si è sovrapposta ad antichi riti pagani legati alla celebrazione del Solstizio d’Inverno, uno delle maggiori cerimonie del mondo celtico. In questo modo, ad oggi, quando si celebre il Natale, dunque, si festeggiano entrambi gli eventi.
Molte piante utilizzate durante questi antichi rituali celtici hanno resistito ai secoli e trovato il loro posto anche nelle moderne celebrazioni. Infatti, le piante natalizie sono usate come dono o decorazione sia per il loro aspetto che per i simbolismi e significati a loro legati.
I pagani credevano che i rami di agrifoglio, edera e vischio, ad esempio, usati per decorare la loro casa durante le celebrazioni del solstizio d’Inverno, ospitassero gli Spiriti dell’Albero, fonte di vita e conoscenza.
I rametti di queste piante non erano solo decorativi, ma proteggevano anche la famiglia durante i 12 giorni successivi alle celebrazioni del Solstizio d’Inverno. Quei giorni, infatti, erano considerati pericolosi perché il sole scompariva e gli spiriti maligni vagavano per la Terra.
Trascorso questo periodo, gli addobbi si dovevano levare e le piante dovevano essere restituite alla natura. I pagani, infatti, credevano che gli Spiriti dell’Albero si sarebbero arrabbiati se non fossero stati liberati in tempo nella natura. Per questo, ancora oggi molte persone pensano che porti sfortuna mantenere le decorazioni fino a dopo il 5 gennaio.
Come fare una composizione natalizia? Piante usate per centrotavola e ghirlande
Oggi, le stelle di Natale in vaso sono piante natalizie molto popolari e ampiamente utilizzate per decorare gli ingressi e le stanze delle case durante questo periodo di festività.
La stella di Natale iniziò a essere usata nel XVI secolo, perché le sue foglie diventano rosso scarlatto a metà dicembre. Tuttavia, l’agrifoglio (soprattutto per le sue bacche dal colore natalizio) il vischio e l’edera rimangono ancora le tradizionali piante di Natale utilizzate maggiormente per comporre ghirlande e centrotavola a tema per augurare abbondanza e fortuna alla casa. Di solito, nei paesi più freddi, queste composizioni si completano con rametti di abete e pigne.
Invece, in altre terre dai climi più caldi si usano fiori e piante che crescono in quel periodo dell’anno per comporre queste splendide decorazioni. Le piante e fiori natalizi includono tifa, rami d’ulivo, grano ma anche papavero, melograno e persino una specie di cactus, noto come “cactus orchidea”, che fiorisce a fine dicembre.
Piante natalizie da regalare: quali sono e come mantenerle
Le piante natalizie sono un ottimo regalo. Ne esistono diverse tipologie, scopriamo quali sono le più famose e diffuse in quel periodo nonché come mantenerle anche dopo le festività.
Stella di natale
Poinsettia o Stella di natale
La pianta poinsettia, meglio conosciuta come “stella di Natale” è un regalo classico da fare in questo preciso periodo dell’anno. Le migliori sono quelle che presentano piccoli fiori gialli, chiamati cyathia, al centro delle grandi foglie rosse scarlatte. Infatti, le stelle di Natale che stanno perdendo polline o i cui fiori gialli sono caduti, hanno già superato il loro apice di fioritura e non dureranno per tutta la stagione.
Per mantenere una poinsettia bella e rigogliosa coprila quando la porti a casa, soprattutto se le temperature sono intorno ai 20 o inferiori, e non lasciarla in macchina mentre fai le commissioni. Innaffia solo quando il terriccio è asciutto al tatto per non incappare nell’errore di darle troppa acqua. Dopo le vacanze natalizie, posiziona la pianta in una finestra luminosa per farla fiorire nuovamente la prossima stagione.
Ghirlande di abete nobilis
Ghirlande di abete nobilis natalizio
Durante il periodo natalizio, è possibile decorare la propria casa anche appendendo delle meravigliose ghirlande realizzare con i rami dell’abete nobilis. Esistono diverse varietà di abete da poter scegliere per arricchire la propria casa con uno spirito natalizio autentico.
Uno degli abeti scelti più di frequente è proprio l’Abies nobilis. Si tratta di un albero di Natale pregiato con aghi persistenti di un suggestivo color verde-azzurro. I suoi rami sono perfetti per realizzare le ghirlande da appendere alle pareti del salone, della sala da pranzo o dietro la porta. Di solito il corpo circolare della ghirlanda è formato principalmente da questi rami di nobilis e poi viene arricchito da altri elementi come pigne, rametti, fiori invernali e vischio e altre piante natalizie.
Per il popolo celtico, l’abete era un albero sacro simbolo di vita eterna e sacralità, dunque ottimo per festeggiare il passaggio a un nuovo anno con la nascita di Cristo.
Amaryllis natalizio
Amaryllis
L’amaryllis sono dei fiori comunemente rossi e bianchi utilizzati nel periodo natalizio come omaggio o come decorazione. Al fiore sono legate diverse storie e leggende come quella del bastone di San Giuseppe. Si narra, infatti, che Giuseppe fu scelto come sposo di Maria perché dal suo bastone sbocciarono proprio fiori di amaryllis. Infatti, in diversi dipinti e iconografie cristiane, la figura di San Giuseppe è raffigurata con un bastone di legno fiorito.
Perfetti come fiori natalizi, li amaryllis hanno corolle ampie e luminose di forma allungata. Le sue origini vanno ricercate nel Sud America e Sud Africa, ma anche in Olanda vengono coltivate molte varietà ibride. È un fiore natalizio per il suo colore rosso e bianco, come accennato, ed è facile da mantenere se tenuto lontano dalla luce solare diretta.
Ciclamino natalizio
Ciclamino
Tra le piante natalizie che fioriscono nella stagione fredda, c’è anche il ciclamino. Per mantenerlo, posizionalo in una luce mediamente diffusa, diretta. Evita le correnti d’aria calde per prolungare la fioritura. Innaffia dalla base, non dall’alto, mettendola in un piattino d’acqua e ponendoci sopra la pianta con tutto il vaso. Lascia assorbire per 15-20 minuti, quindi rimuovi la pianta. Evita di spruzzare acqua sulle foglie.
Piante di Natale da usare come centro tavola natalizio
L’usanza odierna di addobbare la casa per le festività natalizie oltre a un albero viene dalla lontana Russia. Nel 17° secolo, il regnante di quel tempo, detto “Pietro il Grande” ordinò tramite un decreto che tutte le case e le strade della città fossero addobbate con abeti e altre decorazioni natalizie. Oltre all’albero di Natale e alla ghirlande da appendere sulla porta, uno degli addobbi più ricercati e scelti è sicuramente un centro tavola che riassuma in sé tutto lo spirito di queste feste mentre si consumano i pasti.
Le piante di Natale per un centrotavola a tema di solito comprendono rami di abete, pigne, agrifoglio e stelle di Natale. Tuttavia, le composizioni possono anche includere altri fiori invernali come l’amaryllis o il ciclamino. Il tutto sta nell’usare fiori e piante stagionali e combinare fra di loro le tonalità del rosso, verde e bianco per sprigionare tutta la loro brillantezza creando un’atmosfera di festa. Inoltre, è possibile applicare anche degli elementi artificiali in oro o argento, come delle pugne riverniciate, ad esempio, per creare dei bellissimi centrotavola che impreziosiscono i pranzi e le cene in questo periodo dell’anno.
Il fiore dalia è uno dei più belli da donare o usare come ornamento. Il linguaggio dei fiori può essere sfruttato per mandare un messaggio a qualcuno d’importante, e la dalia può essere perfetta per veicolare diversi significati che cambiano anche in base al suo colore.
Scopri tutti i significati principali della dalia fiore, la sua fioritura e dove posizionarla in vaso per mantenerla a lungo.
Fiore Dalia: tantissime varietà per il “fiore della valle”
Il fiore della dalia è uno dei più scelti e ricercati grazie alla sua versatilità. Ne esistono, infatti, più di 50mila varietà disponibili in diversi colori e anche con diverse forme (se ne contano ben 19). I colori della dalia toccano diverse sfumature e vanno dal rosso al rosa, all’arancione, al giallo, per poi arrivare al bianco, e sbocciare anche nelle tonalità fredde come il viola o il blu. Più avanti, vedremo come i diversi colori veicolano svariati significati di questo bellissimo fiore. In più, è interessante notare come alcune specie presentano strisce di tonalità diverse, oppure che le punte dei petali mostrano un’altra sfumatura cromatica rispetto al resto della corolla.
Le dalie appartengono alla famiglia delle Asteraceae e sono originarie del Messico e del Sud America. Nonostante l’origine precisa del loro nome non sia chiara, è diffusa la teoria per cui il fiore sia stato intitolato al botanico svedese Anders Dahl. Tuttavia, molti non credono a questa versione perché il botanico morì prima che questo fiore sia mai stato nominato.
Invece, un’altra teoria sulle origini del nome, che pare più accreditata, si riferisce al luogo di origine del dalia fiore. Le dalie, infatti, soprannominate come il “fiore della valle” perché il vocabolo “dalh” è simile (solo nel suono) alla parola svedese che sta per “valle”. Non a caso, le dalie di solito crescono spontaneamente nelle valli sotto le montagne dove vengono protette dalle intemperie.
Dalia fiore: diversi significati per un messaggio di positività
Il fiore dalia ha molti significati simbolici che derivano anche dal suo aspetto e dal suo colore. Alcuni dei suoi significati più comuni nel linguaggio dei fiori sono:
Grazia ed eleganza.
Trovare la forza interiore.
Cambiare in modo positivo la propria vita.
Distinguersi dalla massa (quindi è possibile regalare un mazzo di dalie a qualcuno che ha raggiunto un traguardo primeggiando sugli altri, come vincere una competizione di qualunque genere).
Gentilezza.
Impegno (il fiore dalia simboleggia l’impegno nei confronti di un’altra persona, non importa chi sia questa persona, potrebbe essere un’amica, l’amata, la sorella, e così via. Regalare un mazzo di dalie vuol dire “Mi impegnerò a essere sempre al tuo fianco”).
Bellissimo fiore di dalia
Simbolismi storici legati al dalia fiore
Il fiore dalia ha un significato storico e culturale con radici piuttosto antiche. Nell’epoca vittoriana, la dalia rappresentava significati quali impegno per un’altra persona e amore eterno. Regalare un mazzo di dalie, quindi, dimostrava profondo apprezzamento e amore nonché aiutava a mantenere accesa la loro fiamma anche dopo anni di relazione ad esempio.
Il fiore della dalia è considerato il fiore nazionale del Messico dato che è nativo di questo paese, ma poi si è diffuso anche in tutta Europa. Data la sua internazionalità nonostante le sue radici così lontane, uno degli altri significati dei fiore è quello di rappresentare la diversità nel mondo, il globo terrestre, data la forma sferica della sua bellissima corolla, che è possibile trovare in diversi colori.
Fiori dalie: significato in base al colore
Come accennato, le dalie sono disponibili in vari colori. È noto come le differenti tonalità cromatiche possano influenzare le nostre emozioni e il modo in cui vediamo le cose. Anche senza parole, esiste una semiotica dei colori che veicola vari messaggi a seconda di quello scelto.
Dalia Rossa
La dalia rossa esprime la forza e l’energia che vogliamo donare alla persona che sta ricevendo questo fiore. Il colore rosso in generale simboleggia amore e passione, ma può anche essere un simbolo di potere, forza e importanza. Si regala un mazzo di dalie rosse alle persone a cui teniamo e che vogliamo vedere risorgere dalle ceneri, per chi sta passando un momento difficile.
Dalia Rosa
La dalia fiore rosa simboleggia la gentilezza e la grazia. Questo di femminilità e grazia può essere comunque donato a qualsiasi persona, amante o amica che sia, per dimostrare il nostro affetto, la tenerezza e la bontà che nutriamo nei suoi confronti.
Dalia Viola
Il fiore dalia viola ha lo stesso simbolismo di quello rosa solo con qualche sfumatura di significato in più. Il colore viola, infatti, simboleggia la regalità, la dignità e la grazia, quindi una bouquet di dalie viole sono perfette da regalare anche nelle occasioni formali per esprimere ammirazione.
Dalia Bianca
Il bianco, nella dalia, simboleggia la purezza e l’innocenza. Quindi questo è il regalo perfetto da fare a qualcuno che ritieni sia un’anima innocente e pura. Le dalie bianche, infatti, sono ideali per matrimoni e battesimi, poiché il loro simbolismo universale di purezza è la decorazione floreale perfetta per eventi di questo tipo.
Fioritura, mantenimento, dove posizionare i fiori dalia
La dalia, come accennato, ha origini in Messico e in Sud America. Questi fiori non richiedono troppe cure e possono essere coltivati senza problemi nella maggior parte del mondo. Tuttavia, sebbene crescano nei paesi più caldi, questi fiori prosperano meglio a temperature medie, non troppo alte con un clima umido.
Fioriscono a luglio e resistono fino all’autunno, prima che arrivino le gelate nei paesi più freddi.
C’è un’ampia varietà di colori tra cui scegliere. Possono rimanere freschi per diverso tempo in un vaso, quindi puoi usarli come decorazione nelle case o come decorazione in varie festività e cerimonie. In ogni caso, per mantenerle questo fiore più a lungo, è consigliabile posizionarlo in giardino o in balcone. Amano il clima umido e dunque l’esposizione ideale è la mezzombra.
Le piante idroponiche in vetro sfruttano un metodo alternativo per crescere. Si tratta di una coltivazione senza l’uso della terra, ma di sola acqua. La mancanza di terra e la varietà di piante adatte a questo tipo di coltura, come vedremo, si prestano a diventare degli affascinanti e suggestivi elementi di arredo per la propria casa.
Tuttavia, le piante sono degli esseri viventi, e lungi dall’essere degli oggetti per abbellire il soggiorno, hanno bisogno di cure come scopriremo.
Coltura idroponica, la coltura in acqua
Le piante idroponiche, ossia che crescono grazie alla coltura idroponica, come suggerisce la stessa parola, sfruttano solo l’acqua. “Idroponico”, infatti, deriva dal greco antico dove “hydro” sta per “acqua” e “ponos” significa lavoro. Nel giardinaggio idroponico, l’acqua fa tutto il lavoro, ossia: fornire nutrienti alle radici delle piante.
È un metodo per coltivare un’enorme varietà di piante anche commestibili (verdure come la lattuga e persino alcuni frutti). Le piante da idroponica possono essere mantenute in casa tutto l’anno. Un sistema di coltura idroponica non occupa molto spazio e funziona ugualmente in qualsiasi parte della casa. Ovunque venga posizionato il vaso in vetro, le piante immerse cresceranno più velocemente rispetto a quelle piantate nel terreno.
Per crescere, le piante hanno bisogno di acqua, luce solare, anidride carbonica e sostanze nutritive. In una coltura tradizionale, le radici delle piante devono cercare i nutrienti nel terreno. Quando si scelgono delle piante idroponiche, invece, i nutrienti vengono disciolti nell’acqua che circonda le radici, quindi le piante hanno un accesso ancora più facile al nutrimento di cui necessitano. Da qui la loro crescita più rapida e rigogliosa.
Come curare le piante idroponiche?
Esistono diversi tipi di sistemi idroponici. In alcuni, le radici delle piante sono immerse nell’acqua (con dei vasi in vetro trasparente l’effetto estetico è molto suggestivo). In altre colture idroponiche le piante crescono in una sorta di sostituto del terreno, come l’argilla o la corteccia invecchiata. Si tratta di piante molto facili da mantenere in casa poiché l’assenza di terriccio evita l’insorgere di parassiti e di infezioni o malattie nelle piante. In più, richiedono molta meno acqua rispetto alle piante in vaso tradizionale, quindi il concetto di “annaffiatura” viene ridimensionato e modificato di molto.
Attenzione comunque a non sbagliare la dose di acqua per le annaffiature: se gestite in modo errato, possono essere causa di un possibile disseccamento o di un’asfissia botanica.
Oltre a questo accorgimento, la facilità di cura delle piante idroponiche le rende ottime per gli appartamenti e per i neofiti dato che richiedono davvero poche attenzioni. Possono rimanere tranquillamente senza cure anche per un breve periodo di tempo, ad esempio quando si va in vacanza.
Quali piante si possono coltivare in idrocoltura?
Non tutte le piante sono adatte alla coltura idroponica. Quelle che meglio si prestano a questo tipo di coltivazione sono:
Ficus
Calathea
Pothos
Dracena
Clusia
La pianta del caffè
Filodendro
Asplenio
Aglaonema
Orchidea
Hibiscus
Anthurium
Kalanchoe
Per la coltura in acqua sono necessariamente sconsigliate tutte le piante grasse, esclusa l’Aloe, che si presta bene a questo metodo. Piante da foglia o piante fiorite, solo la sensibilità e il gusto personale possono rappresentare una discriminante per scegliere la tipologia adatta al proprio appartamento. In ogni caso, le piante idroponiche, come accennato, sono facili da curare ma anche e soprattutto belle da vedere grazie ai vasi in vetro trasparenti che mostrano gli affascinanti intrecci che le radici formano sott’acqua.
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